Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

M5s attacca Teresio Di Pietro: non può entrare nel cda di Sviluppo Italia Molise

Il consigliere regionale Gravina rileva che non possono farvi parte persone che ricoprono incarichi politici e Di Pietro ha ancora ruoli di primo piano nell'Udc

La Redazione
Condividi su:

Comunicato del Movimento 5 stelle Molise:
“Ancora una volta, la maggioranza di centrodestra in Regione Molise dimostra quanto sia lontana da un reale rispetto delle regole e della trasparenza amministrativa. Le nomine presso enti e società partecipate continuano a seguire logiche discutibili, più vicine alle appartenenze politiche che al merito e all’idoneità oggettiva”.
Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, che ha depositato come primo firmatario – insieme al collega Angelo Primiani – un’interpellanza per chiedere conto dell’inserimento del sig. Teresio Di Pietro, attuale segretario regionale dell’UDC e membro della Direzione nazionale del partito, nell’elenco degli idonei per la designazione nel Consiglio di amministrazione della società in house Sviluppo Italia Molise S.p.A.
“Secondo l’avviso pubblico approvato dalla Regione stessa – prosegue Gravina – è previsto espressamente che i candidati non debbano aver rivestito cariche in partiti politici negli ultimi due anni. Un requisito chiaro, stabilito per legge a tutela dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione. Il sig. Di Pietro, invece, detiene tuttora un ruolo politico di primo piano, come confermato anche dal sito ufficiale dell’UDC nazionale.”
“Si tratta di una semplice svista o è l’ennesima forzatura per nominare fedelissimi – si chiede il consigliere pentastellato – così testimoniando una gestione disinvolta delle procedure, dove i requisiti diventano opzionali se a candidarsi è un esponente della stessa area politica della maggioranza?”
Gravina evidenzia inoltre un ulteriore elemento critico: “Il sig. Di Pietro ha ricoperto anche incarichi dirigenziali nella società Molise Sviluppo Scpa, dichiarata fallita con sentenza del Tribunale nel 2022. Una circostanza che, al di là dei profili giuridici, impone una riflessione sull’opportunità di affidare ancora incarichi pubblici di responsabilità a chi ha già gestito esperienze finite nel dissesto”.
“Chiedo alla Giunta regionale – conclude Gravina – se abbia intenzione di riesaminare questa candidatura alla luce dei criteri di legittimità, trasparenza e competenza che dovrebbero essere alla base di ogni designazione. E non si dica che si tratta di un caso isolato: negli ultimi mesi, altri episodi hanno sollevato dubbi analoghi su nomine fatte senza adeguata valutazione dei profili. È tempo di voltare pagina”.
Nella foto Teresio Di Pietro

Condividi su:

Seguici su Facebook