MAFALDA. Lo stacco più netto di così difficilmente poteva essere: Riccioni dà al secondo classificato centosette voti e diventa sindaco per la quarta volta, non consecutiva, del piccolo centro bassomolisano. I risultati sono quelli ufficiosi appresi da TeleMafalda, network che ha seguito in diretta lo spoglio, oltre che tutti i comizi, e non solo in questa tornata elettorale.
331 i voti presi dalla lista Insieme per Mafalda, capeggiata ancora una volta da Egidio Riccioni. Il quale torna alla guida del paese dopo cinque anni passati in minoranza, che non sono stati gli unici. La sua, infatti, è una lunga carriera nella politica mafaldese, come nessun altro. Consigliere comunale dal 1980 al 1985, ciò che si rivelerà una parentesi breve nella sua vita politica. Difatti dopo dieci anni di stop tornò alla carica nel 1995, a capo della lista Insieme per Mafalda, che continuerà a chiamarsi così fino a oggi. Le elezioni di ventinove anni fa le perse, ma vinse nel 1999, perse per tredici voti nel 2004, rivinse nel 2009 e nel 2014, perse per undici voti nel 2019. Ha vinto oggi per centosette voti. 
In altre parole, Riccioni ha sempre perso al fotofinish, ha sempre vinto per distacco, alla finisseur.
Nella corsa a tre per queste comunali arriva secondo Emilio Montano (224 voti di lista) e terzo il candidato indicato dall'amministrazione uscente Antonio Barattucci (206 voti).
Questa la prima analisi del voto in un paese che, a dispetto delle dimensioni, è riuscito ad animare una campagna elettorale vivace e partecipata. Oltre che per la performance tecnologica di TeleMafalda, altri paesi più grandi (Petacciato per primo) prendano esempio anche su come far approdare una, anzi due minoranze nel Consiglio comunale che da qui a cinque anni reggerà il paese.
I voti di lista e le preferenze su TeleMafalda.it
Nelle foto: da sinistra Egidio Riccioni e Antonio Molino (TeleMafalda); sotto i candidati della lista Insieme per Mafalda subito dopo la vittoria