MAFALDA. Un paese che soprattutto negli ultimi dieci anni ha perso terreno e per ridargli slancio occorre una squadra con persone nuove. E fra queste chi non passa inosservato è sicuramente Gianluca Zara. Imprenditore noto, la sua candidatura conferma le indiscrezioni che circolavano nei mesi scorsi, quando le manovre per una lista "alternativa", sicuramente trasversale, cominciavano a venire alla luce. Nell'intervista che segue Zara spiega il perché della sua candidatura a consigliere comunale nelle elezioni di giugno. Inevitabile la domanda su come conciliare anime politiche così diverse, ma è anche l'occasione per conoscere da cosa si intende partire per ridare a Mafalda "lo splendore perduto".
Gianluca Zara è un imprenditore conosciuto soprattutto nel campo dei cereali, ma che è stato anche amministratore nel suo paese di origine, Tavenna. Adesso si candida con la lista guidata da Emilio Montano a Mafalda. Agli imprenditori in questi casi non è raro che si chieda: ma chi glielo fa fare?
"È prima di tutto un senso di riconoscenza a muovere questa decisione. I mafaldesi hanno sempre creduto in me e nella mia attività , aperta in questo comune quasi quarant’anni fa, quando io e mia moglie Catia avevamo rispettivamente diciassette e sedici anni e, grazie all’aiuto dei miei suoceri e della mia famiglia, abbiamo deciso di puntare tutto su questo territorio e sulle sue indiscutibili potenzialità . Attualmente gestisco tre stabilimenti e questo grazie soprattutto alla fiducia che i mafaldesi hanno avuto nei miei confronti. Quando all’età di venticinque anni sono sceso in campo politicamente nel comune di Tavenna, la situazione era molto simile a quella di Mafalda di adesso. Non c’era qualcuno che si occupasse attivamente dello sviluppo economico e sociale del paese e, grazie a quella possibilità ottenuta, è stato possibile realizzare opere importanti, come il metanodotto, il primo Piano di fabbricazione e il rifacimento della rete idrica e fognaria. Come imprenditore, ci tengo a mettere a disposizione le mie capacità e conoscenze per lo sviluppo economico di questo paese e per riportarlo ad uno splendore ormai perduto".
Parla di splendore perduto e si candida in una lista chiamata L'alternativa. Chi ha "spento" Mafalda: l'amministrazione uscente o la precedente? Siete antagonisti a entrambe.
"Lo splendore di Mafalda si è spento negli ultimi dieci anni. Ci tengo a precisare che Riccioni e Valentini (sindaci del passato, il primo candidato anche quest'anno n.d.r.) hanno fatto molto per questo comune, però puntare sulla realizzazione di una nuova zona industriale tra Mafalda e Montenero di Bisaccia, come proposto dal nostro antagonista Riccioni, porterebbe via troppo tempo allo sviluppo economico di questo paese, che non può permettersi di aspettare l’arrivo di nuovi finanziamenti. L’attuale zona industriale, presente da quarant’anni, non dispone ancora di una rete idrica o di un depuratore funzionanti. Pertanto pensare di ricominciare tutto dall’inizio, in una zona differente, vorrebbe dire aspettare molti anni prima della sua messa in opera. Le opportunità per lo sviluppo della zona industriale attualmente presente non mancano. Basti pensare che la Zes e i piani di sviluppo Pnrr attirerebbero altri imprenditori verso lo sviluppo economico di questa zona, che è collocata in un punto altamente strategico, posizionata su una superstrada, a due ore da Roma, Napoli e Bari, vicinissima al mare e alla montagna, in prossimità del porto di Vasto che è in fase di ampliamento. C’è bisogno di un’amministrazione giovane, con voglia di fare e di mettere al primo posto il benessere del territorio".
Gianluca Zara non sembra essere persona di sinistra, ma il candidato sindaco de L'alternativa, Emilio Montano, proviene sicuramente da quell'area, a lei opposta. Come si conciliano queste due identità politiche?
"Non puntiamo sui colori politici in questa nostra lista civica. Puntiamo allo sviluppo di un comune che ha bisogno di un’amministrazione positiva, come la nostra. Emilio è un ragazzo con tanta voglia di fare e con lui c’è una sinergia fondamentale per portare avanti progetti importanti che rimetteranno in piedi questo paese, a prescindere dalle rispettive ideologie politiche. Sicuramente, poi, per poter amministrare un comune come il nostro è importante la conoscenza approfondita dell’amministrazione regionale molisana, di centrodestra, e di figure presenti nei vari ministeri a Roma, soprattutto nel Ministero dello sviluppo economico".
Se vincerete le elezioni il 10 giugno da dove inizierete la vostra azione amministrativa?
"Sicuramente il primo step sarà verificare in modo celere lo stato attuale dell’ente amministrativo, che al momento non gode di ottima salute. Poi sarà importante dividersi i compiti in modo da gestire al meglio la situazione. Ci sarà chi si occuperà della gestione dei lavori pubblici arretrati, come il ripristino delle strade interpoderali, chi gestirà la preparazione di un progetto di sviluppo dopo aver consultato l’assessore alla programmazione della regione Molise per individuare la presenza di fondi e a quali opere sono destinati, ma soprattutto chi si occuperà del ripristino della rete idrica, essendo l’acqua un bene primario e di fondamentale importanza".