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In maggioranza tutti insieme per Patriciello? Eppure a Larino non c'erano tutti

Nei giorni scorsi si sarebbe tenuta una riunione con l'eurodeputato a Larino: assenti i referenti della Contucci ma presenti i travagliniani

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Se sia una prova tecnico-elettorale di riunificazione o l'ennesima dimostrazione di divisione si vedrà, nel frattempo tutti uniti per Patriciello. Così pare, forse si spera, perché per quanto le riunioni siano segrete, qualcosa trapela sempre. E questo qualcosa vuole che giorni fa a Larino mancassero i contucciani nella riunione con il deputato europeo uscente, pronto a chiedere la riconferma in forza alla Lega l'8 e 9 giugno prossimi.
Una riunione abbastanza privata, da quel che è trapelato, ma alla quale secondo indiscrezioni avrebbe partecipato più di un montenerese riconducibile all'area di influenza dell'ex sindaco Nicola Travaglini. Il quale, com'è noto, ha sì appoggiato nel 2020 l'attuale sindaca Simona Contucci, ma con la stessa è in rotta da quasi un anno e precisamente, ufficialmente si può dire, dalle elezioni regionali di giugno 2023. Il resto è la storia di una crisi amministrativa ampiamente trattata su Monteneronotizie, in barba alle minimizzazioni desiderate dalla maggioranza consiliare da allora mutilata di due elementi.
Tornando alla riunione di Larino, sempre confidando che le indiscrezioni siano confermate, pare ci fossero invitati di tutto il Basso Molise ad ascoltare l'eurodeputato Aldo Patriciello. Questi com'è noto è pronto a chiedere di nuovo i consensi per continuare a sedere a Bruxelles con la Lega di Salvini. E, stando alle ultimissime in terra montenerese, avrebbe il consenso dell'intero centrodestra locale. Detto in maniera più precisa, dovrebbero portargli voti sia i sette componenti dell'attuale maggioranza, sia i due dissidenti, vale a dire i referenti di Nicola Travaglini.
Una prova di riunificazione o solo un test elettorale in vista delle comunali del 2025 o 2026? Difficile dirlo, anche perché com'è noto fra tutte le consultazioni quelle europee registrano meno affluenza di tutte. Significa che si ci si baserà solo sulle percentuali e non sui numeri assoluti.
Inoltre, qualora tutti i nove consiglieri della maggioranza eletta nel 2020 (oggi sette fidati più due così così) fossero tutti decisi a far propaganda per Patriciello, sarebbe la prima volta che l'intera amministrazione è compatta nel sostenere un solo candidato. Si sono divisi alle politiche del 2022, così come alle regionali 2023. Altresì l'intera attuale giunta comunale, cinque su cinque, in altri periodi, altre vite politiche nemmeno troppo remote, ha sostenuto più o meno apertamente il centrosinistra.
Tornando, di nuovo, alla riunione di Larino di giorni fa, è ragionevole dedurre che Aldo Patriciello non possa dedicare troppe giornate al Basso Molise, dovendo girare tutto il Sud a caccia di voti. E allora, sempre che le indiscrezioni dicano il vero e considerando che non è detto vi saranno altre occasioni, perché mancavano tutti i contucciani?

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