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Caos nella Consulta per i disabili, De Risio: colpo di mano della sindaca

Il consigliere di minoranza parla di elezioni farsa e punta l'indice sulla Contucci: "vuole il controllo assoluto". Proteste anche dei membri "laici" e dimissioni di massa in vista

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MONTENERO DI BISACCIA. Le prime indiscrezioni che qualcosa fosse accaduto sono trapelate ieri sera, a distanza di qualche ora dall'assemblea: bagarre (anche) nella Consulta per i disabili. Un organo collegato all'amministrazione comunale, di cui ne fanno parte diversi membri, ma di fatto autonomo, specie per quanto riguarda decisioni e voto per eleggere il presidente. Ieri si doveva votarne il nuovo e in questo articolo, come nell'intervista che segue, si tralasceranno i nomi del nuovo e dell'uscente per non rischiare di coinvolgerli in una battaglia che è diventata politica. Per la precisione ingerenza a gamba tesa dell'amministrazione comunale, voler dominare anche l'associazione che si occupa dei portatori di disabilità. Almeno questa è la convinzione del consigliere di minoranza Fabio De Risio, che ieri era lì.
Consigliere De Risio, c'è stata l'elezione del nuovo presidente della Consulta per i disabili ed è trapelata la voce che ci siano state turbolenze. È vero?
"Niente di nuovo sul fronte occidentale, consulte e associazioni servono per mettere tasselli, che completano il controllo assoluto del tessuto sociale. Peccato che questo venga fatto anche sulla pelle e all'insaputa delle persone con disabilità. Oggi (ieri per chi legge n.d.r.) ne abbiamo avuto l'ennesima riprova. L'entourage era venuto all'assemblea con il nome del nuovo presidente già confezionato. Peccato che la popolazione intera portatrice di bisogni particolari, fosse totalmente assente. Si fa la Consulta senza persone con disabilità".
Ma poi c'è stata una votazione?
"Nonostante il sottoscritto, la consigliera D'Antonio, la rappresentante della scuola e l'assistente sociale avessimo fatto notare che molte persone con disabilità e loro familiari non erano stati avvisati di iscriversi alla consulta, la sindaca, e non il presidente in carica, ha tirato dritto sulla votazione, facendo finta di non sentire quanto da noi esposto. Un'assemblea esautorata dalla prepotenza di un sindaco assetato di seguaci. La votazione è stata eseguita contro il parere dell'assemblea con soli tre votanti. Peraltro il regolamento prevedeva la partecipazione al voto e alla candidatura solo a persone portatori di disabilità e a loro familiari. Per familiari si intendono appartenenti al proprio nucleo familiare. Che senso ha una votazione dove decine di persone e familiari con disabilità erano assenti perché non avvisati?".
Sul regolamento è scritto che l'assemblea vota il presidente della Consulta. Sta dicendo che oggi non sono stati convocati i soci o comunque gran parte di loro?
"No. Per far parte della Consulta, il regolamento prevede che una persona disabile o un suo familiare ne debba fare richiesta. Questa necessità di dover fare domanda non è stata comunicata a tutti. Quindi molte persone che potrebbero essere interessate sono, ancora oggi, all'oscuro dell'esistenza della Consulta. È questo il motivo per cui oggi vi erano solo tre votanti. 
Per quanto riguarda la elezione del presidente - continua Fabio De Risio -, all'art.10 , il regolamento prevede che esso venga eletto dalla maggioranza dei componenti dell'assemblea con diritto di voto. Il diritto di voto l'hanno solo tre rappresentati per ogni associazione di persone con disabilità, e le persone con disabilità o i loro familiari che ne facciano richiesta. Quindi né io, né la consigliera D'Antonio, né l'assistente sociale abbiamo diritto di voto".
Quindi nemmeno la sindaca Contucci ha votato, non avendone diritto?
"Non ha diritto di voto".
Ma da come dice avrebbe condizionato l'elezione, in quale modo?
"Non ascoltando le nostre richieste di informare tutte le famiglie e le persone con disabilità, della necessità di iscriversi alla Consulta. Esso doveva essere un organo rappresentativo di tutta la base della popolazione interessata da questi problemi. Oggi la prima cosa che è stata detta è che la persona che poi è stata eletta si è resa disponibile a fare il presidente. Questo prima di votare! Poi ci ha pensato la sindaca, anche se non era suo compito, a dirigere tutta l'assemblea a proprio piacimento. La votazione è stata una pura formalità, la decisione era già presa. Per altro come da regolamento la consulta non ha fatto assemblee ordinarie ogni tre mesi, e non si è riunita la prima volta entro il termine di tre mesi dall'approvazione del regolamento in Consiglio comunale".
Tradotto: procedura forzata, ingerenze della sindaca, ma l'elezione resta regolare?
"Per me non è regolare assolutamente. Scriverò al prefetto che qui si continua a interpretare leggi e regolamenti a proprio piacimento. Sono il padre di un bambino con una disabilità e mi occupo del mio lavoro di curare persone con disabilità tutti i giorni. Usare la disabilità per giochi di potere mi dà la nausea".
Ma che motivo avrebbe la Contucci di controllare l'elezione di una Consulta dei disabili? Cui prodest
"Ci sono due modi per fare politica, uno è amministrare bene con buonsenso e onestà intellettuale. 
Il secondo è avere il controllo totale dell'intero tessuto sociale, facendo entrare la politica ovunque.
Il motivo è molto semplice".
Un Comune totale insomma. È possibile che la presenza sua e della sindaca in uno stesso posto significhi litigio assicurato? Cos'è, idiosincrasia o vi catalizzate a vicenda per scatenare la lite?
"Non c'è spazio per armonia quando l'arroganza supera i livelli consentiti, ogni volta. Le ingerenze sono continue e sistematiche, in ambiti dove la politica dovrebbe rimanere fuori. Sono stato definito misogino in consiglio comunale, un'offesa gratuita che è passata inosservata. Sulla mia persona sono state dette cose molto offensive e anche diffamatorie, in più di un'occasione. Questo paese rischia il cappotto della libertà di opinione e di pensiero. Ci siamo molto vicini".
Dopo l'intervista Fabio De Risio annuncia che presenterà le dimissioni dalla Consulta per i disabili e la stessa cosa pare abbia intenzione di fare la collega di minoranza Giulia D'Antonio. A ciò si aggiungerebbe lo sgomento anche in altri componenti "laici" dell'assemblea.
Nella foto Simona Contucci e Fabio De Risio durante un Consiglio comunale
Aggiornamento:
La replica in video intervista di Simona Contucci (29/03/2024)

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