MONTENERO DI BISACCIA. Sette ordini del giorno che diventeranno otto, o almeno dovrebbero, con quello presentato in extremis da due consiglieri di minoranza. Il secondo Consiglio comunale del 2024 è fissato alle 9:30 di mercoledì 28 febbraio e presenta diverse differenze rispetto al solito.
La prima è che gli argomenti sono quasi totalmente presentati dalla maggioranza, spazianti dalle opere pubbliche alle tasse comunali, passando per il bilancio di previsione. La seconda differenza, collegata alla prima, è che manca la solita vagonata di interpellanze di Fabio De Risio e Gianluca Monturano. I due consiglieri di minoranza, come accennato, ne hanno presentata solo una, per altro ieri, tant'è che non figura nell'elenco pubblicato dal Comune.
Sorvolando sui primi due ordini del giorno, a carattere più che altro formale, l'attenzione cade subito sul terzo: approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche. Il libro dei sogni spesso definito, ciò che potrebbe ascoltarsi anche nella seduta che si terrà fra qualche giorno. E guardando all'indietro la definizione non è del tutto campata in aria. E anche il Piano 2024-2026 che l'amministrazione di Simona Contucci si avvia ad approvare manifesta in parte la sindrome del faraone: scriverci opere impossibili, che sistematicamente ogni anno sono riproposte, solo sulla carta. Tuttavia ce ne sono altre in corso di realizzazione o prossime a diventare realtà . È faraonico il polo scolastico, che compare nell'elenco ormai da tredici anni almeno. Quattro milioni e mezzo di euro il costo previsto, ma persa la possibilità di farlo con il Pnrr, due anni fa, perché non c'è abbastanza terreno, vedere quella scritta sul documento sa quasi di beffardo.
Niente di nuovo per carità , si pensi che la prima amministrazione di Nicola Travaglini (2010-2015) scrisse sul Piano triennale: palaghiaccio alla marina (davvero), centro di talassoterapia sempre al mare, altro parcheggio a due piani in via Frentana. Non se n'è fatto nulla, di quanto elencato, ma ovviamente Travaglini ha realizzato altre opere. Per la nuova scuola, forse, prima o poi bisognerà rassegnarsi nelle stanze del potere a togliere anche la voce del nuovo polo scolastico. Si vedrà .
Ma come detto ci sono anche opere che stanno per vedere la luce, come "Spiaggia abile" (facilitazioni per i disabili sui litorali), raccolta differenziata intelligente (quella dove è prevista anche la reputazione sociale per i cittadini, in pratica sindaco e giunta che danno patenti di buona cittadinanza se non si è sporcaccioni), messa in sicurezza e interventi vari per il dissesto idrogeologico. Da vedere se saranno realizzati riqualificazione della (defunta) pista ciclabile in contrada Querce grosse, ampliamento della passeggiata al mare, riqualificazione del rudere del terminal bus al Bivio, della villa comunale, del municipio e di via Garibaldi. Per questi ultimi interventi, va sottolineato, la progettazione (e solo quella) è già finanziata. Occorrerà trovare parecchio altro denaro per le opere vere e proprie, diversamente rimarranno solo più o meno buoni propositi pronti a prendere polvere nelle stanze del municipio.
C'è anche altro sul Piano, ma queste sono le voci principali.
E come accennato anche in passato il Piano triennale era un cosiddetto libro dei sogni. Alcuni dei quali realizzati, altri no. Talvolta c'è voluto più tempo del previsto, per esempio per lo stadio, il Piano regolatore (tema oggi sparito dal radar amministrativo), il porto turistico. Talvolta le opere sono arrivate abbastanza velocemente: ristrutturazione parte inferiore della villa comunale, delle scuole, realizzazione area verde a san Paolo riaperta ieri, parcheggio a due piani. E infine non mancava anche all'epoca qualcosa che non era faraonico in senso stretto, ma opera impossibile sì: finire l'edificio scolastico del Professionale in via Gramsci. In pratica il più che quarantennale scheletro di cemento che da almeno due decenni e mezzo è diventato argomento tabù, tanto è impossibile venirne a capo e trovare una soluzione. Figurava ogni volta nel Piano triennale o pluriennale delle opere pubbliche. A un certo punto non più, così come si è capito che era meglio non scriverci più palaghiaccio, centro talassoterapico. E come potrebbe diventare consigliabile non scrivere più nuovo polo scolastico, riqualificazione del rudere del terminal ecc.
Fin qui le opere pubbliche, poi i consiglieri presenti il 28 febbraio saranno chiamati ad approvare le aliquote dell'Imu e dell'addizionale comunale dell'Irpef, oltre che il bilancio di previsione 2024-2026.
Da vedere in quale posizione sarà collocato l'ordine del giorno proposto dal gruppo di minoranza Montenero che rinasce e che non compare ancora nell'elenco. Si tratta di un'interpellanza alla sindaca Simona Contucci sul progetto "Vicin a vu", riguardante l'assistenza di vario tipo a domicilio a settanta anziani ripartiti in tre comuni: oltre a Montenero, Petacciato e San Giacomo degli Schiavoni. Un progetto che costerà 1700000 euro, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare Monturano e De Risio chiedono lumi sulla durata del progetto: tre anni come dichiarato dal vice sindaco Claudio Spinozzi o uno solo? Inoltre perché si spendano tanti soldi per soli settanta anziani.