MONTENERO DI BISACCIA. Fiorenza Del Borrello è una delle due esponenti di centrodestra, anche lei in amministrazione comunale, candidata alle regionali del Molise del 25 e 26 giugno. Oggi è lei, in corsa con la lista Molise in buone mani-Roberti presidente a rispondere alle domande che Monteneronotizie ha posto nel corso di questa campagna elettorale ai monteneresi che ambiscono a un posto in Consiglio regionale.
È consigliera con delega all’Ambiente nell’Amministrazione in carica, cosa l'ha spinta a scendere in campo in questa tornata elettorale regionale?
"Innanzitutto credo sia importante rappresentare le esigenze di questo territorio in Consiglio regionale attraverso una presenza chiara, efficace e che abbia un collegamento diretto con la nostra amministrazione comunale. Come secondo aspetto, credo che a un certo punto della propria storia personale, avendo dapprima raggiunto un mio traguardo nella professione da avvocato e, successivamente, aver svolto una seria e intensa attività amministrativa nel mio paese tesa ad affrontare i problemi quotidiani dei cittadini e a risolvere molteplici situazioni, sia utile mettere a disposizione la propria esperienza al servizio degli altri, contribuendo con le mie energie e dare forza alle idee che animano la coalizione guidata da Francesco Roberti.
Ritengo che gli altri amministratori locali, i professionisti e i rappresentanti della società civile che si sono candidati al fianco di Roberti, me compresa, abbiano capito l’importanza di questo momento storico, scegliendo un candidato presidente con grande esperienza amministrativa, politica e realmente vicino alla gente.
Guardando agli ultimi anni, in Regione Molise ha vinto di più il centrodestra, confida in una conferma? Perché?
“Evidentemente i cittadini molisani, che non sono servi sciocchi del potere di turno, come qualcuno tende a far credere ogni volta, hanno capito di avere più prospettive di sviluppo e di crescita con questa coalizione; dopotutto anche il centrosinistra ha governato questa Regione, ma nessuno ricorda quali e quanti traguardi “significativi” abbia raggiunto questa compagine, lasciando magari un segno indelebile negli elettori. Leggo spesso, purtroppo, di ricostruzioni fantasiose della realtà, che dimostrano la mancanza di conoscenza delle norme e delle leggi che guidano l’operato degli enti pubblici: ciò non fa altro che gettare fumo negli occhi agli elettori meno attenti, i quali attingono le notizie solo dalla parte più faziosa e più interessata a creare uno scenario catastrofico intorno a sé, pur di approfittare del disagio altrui. Mi auguro quindi che la prossima giunta regionale sia quella guidata da Roberti, perché lo ritengo un uomo determinato e capace di affrontare i problemi concreti dei cittadini molisani”.
Tre temi di competenza regionale su cui intervenire non appena insediato il nuovo Consiglio?
“Sanità, viabilità e modernizzazione di tutti i settori vitali della nostra economia, in modo da far crescere questo territorio grazie a una maggiore competitività e attrattività. Credo che nonostante le note difficoltà di bilancio, ma al netto delle improbabili ricette di molti esponenti del centrosinistra che, guarda il caso, quando erano alla guida della Regione non hanno mai messo in pratica, siamo sulla strada giusta per cambiare il nostro futuro”.
Non sono pochi a dire che sarebbe meglio riunificare il Molise all'Abruzzo, come prima del 1963. Cosa ne pensa, ha ancora senso una regione così piccola?
"Il Molise aveva senso prima e secondo me ha senso ancora adesso. Ci sono tantissime peculiarità che rendono la nostra regione unica e, come tale, capace di reggere il confronto con le altre, soprattutto dal punto di vista turistico, ma senza dimenticare il piano produttivo. Non dimentichiamo ad esempio che sul territorio bassomolisano esiste un Consorzio industriale che accoglie aziende di livello internazionale, con prospettive di crescita che sono riportate anche nelle cronache di queste ultime settimane.
È Certo, comunque, che non possiamo non tenere conto dell’evoluzione del nostro paese e rimanere avulsi dalla realtà, o arroccati su posizioni oltranziste: nel caso si dovessero determinare nuove esigenze o necessità, potremmo sicuramente guardare a un’aggregazione con l’Abruzzo, a cui tra l’altro siamo legati a doppio filo sotto moltissimi punti di vista. Ma dirò di più: sempre se le esigenze storiche lo richiedessero, guarderei con favore anche a una macroregione con Molise, Abruzzo e Marche".
È noto che un candidato conta in particolar modo sui voti del suo paese. A Montenero siete ben sei candidati, su poco più di seimila abitanti, di cui due nel centrodestra di cui Fiorenza Del Borrello è espressione. Secondo un’opinione diffusa questo può tradursi in eccessiva dispersione dei voti e di conseguenza nessun eletto. È così?
"È ovvio che fare squadra e avere solo uno, o due aspiranti consiglieri regionali, converrebbe maggiormente al territorio. Sicuramente in una competizione elettorale regionale, prevedere un sostegno consistente da parte degli elettori del proprio paese è determinante; ma ciò non significa che non si possa contare sul consenso e il supporto in tutto il resto del Molise. Non vanno poi tralasciate altre variabili, come quella della consistenza dei voti che ciascuna formazione politica raccoglierà nelle urne.
Personalmente spero che i monteneresi sappiano interpretare senza pregiudizi il momento storico che stiamo vivendo, dando fiducia a un candidato competente e con esperienza, oltre che allo schieramento che è più in grado di fornire una visione strategica e concreta del futuro. Ed io sono qui per questo, a disposizione di questo territorio, del Molise e della sua gente, con Franceso Roberti presidente!"