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L'intervista ai candidati monteneresi alle regionali: Tania Travaglini

L'assessora comunale corre con Fratelli d'Italia: confido in una riconferma del centrodestra

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Prima intervista a un esponente di centrodestra, e quindi della maggioranza che guida il paese, nella serie di appuntamenti dedicati ai candidati monteneresi alle elezioni regionali del 25 e 26 giugno. Oggi risponde alle domande Tania Travaglini, in corsa con Fratelli d'italia per un posto nella massima istituzione molisana.
Tania Travaglini, così giovane e già con quasi tre anni di esperienza come assessora comunale, adesso il tentativo di alzare il livello con la candidatura alle regionali, cosa l'ha spinta?
"Mi ha spinta innanzitutto la voglia di mettermi nuovamente in gioco, giacché l’esperienza comunale mi ha consentito di toccare con mano i problemi legati ai cittadini e al territorio, consentendomi di maturare la convinzione di poter contribuire in prima persona a migliorare tutte le dinamiche di vita quotidiana dei molisani. Penso di essere tenace e caparbia e voglio provare a trovare risposte pragmatiche e utili alle necessità della nostra Regione". 
Guardando agli ultimi anni, in Regione Molise ha vinto di più il centrodestra, confida in una conferma? Perché?
"Sì, confido in una riconferma, d’altra parte il tutto parte dal lavoro e dagli obiettivi finora raggiunti dalle forze politiche di centrodestra a livello nazionale. Certo è che dietro ogni politico vi è un uomo o una donna, che può commettere errori e che può avere delle debolezze; tuttavia, sono persuasa dal fatto che la squadra messa in campo a livello regionale dalla politica di centrodestra abbia tutte le carte in regola e le competenze necessarie per svolgere un eccellente lavoro politico e amministrativo".
Tre temi di competenza regionale su cui intervenire non appena insediato il nuovo Consiglio.
"In primis le infrastrutture: ogni giorno recandomi al lavoro a Campobasso, vivo in prima persona i disagi legati alle spiacevoli condizioni in cui versa la viabilità regionale e, in generale, l’intero sistema di comunicazione presente sul territorio. I servizi sanitari e socio-assistenziali vanno riprogrammati e ampliati, al fine di dare una pronta e seria risposta alle esigenze di vita di tutti i cittadini molisani senza lasciare indietro nessuno. Bisogna puntare al settore agroalimentare, che oggi rappresenta il centro di gravità attorno al quale si edifica l’economia molisana in senso ampio: certamente è necessario incentivare l’interesse dei più giovani, cercando di costruire delle funzionali filiere agroalimentari per tutelare e consentire un sano sviluppo di questo settore produttivo tanto importante; nel contempo programmare un lavoro per giungere ad un’offerta turistica interessante che parta dalla tutela e rigenerazione della nostra terra, valorizzando tutte le risorse che abbiamo e che spesso sottovalutiamo, ma che tutti puntualmente apprezzano; ne è la riprova la continua crescita del numero dei visitatori della nostra Regione".
Non sono pochi a dire che sarebbe meglio riunificare il Molise all'Abruzzo, come prima del 1963. Cosa ne pensa, ha ancora senso una regione così piccola?
"Questa è una domanda a cui potremmo dare più di una risposta, infatti sarebbe errato rispondere in modo semplicistico e superficiale, ma vi è la necessità di studiare e verificare quali di fatto siano le migliori soluzioni per la nostra Regione; un ritorno ad una unità con l’Abruzzo potrebbe creare delle ottime opportunità sotto tutti i punti di vista, tuttavia potremmo perdere quell’autentica genuinità che tanto caratterizza il nostro Molise e che oggi è sempre più apprezzata da visitatori e turisti. È un argomento che dovrà essere approfondito ascoltando innanzitutto i molisani e valutando tutte le conseguenze, positive e negative, che una scelta del genere andrebbe a determinare".
È noto che un candidato conta in particolar modo sui voti del suo paese. A Montenero siete ben sei candidati, su poco più di seimila abitanti, due nel centrodestra di cui Tania Travaglini è espressione. Secondo un'opinione diffusa questo può tradursi in eccessiva dispersione dei voti e di conseguenza nessun eletto. È così?
"Sì, ritengo che un lavoro sinergico posto in campo con il solo scopo di garantire benessere e maggiore sviluppo alla regione, sarebbe stato certamente vincente".

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