MONTENERO DI BISACCIA. Inizia con il litigio degli avversari la stagione dei Consigli comunali del 2023. Ciò che equivale a un assegno in bianco per la sindaca Contucci, il miglior viatico per restare al potere ancora a lungo. Il tutto di scena oggi pomeriggio, con la classica seduta fiume durata quattro ore, durante la quale è stata estesa tanto la gamma degli argomenti trattati, tanto, come detto, il numero dei battibecchi.
Si inizia con le interpellanze dei consiglieri di minoranza Gianluca Monturano e Fabio De Risio. Metà minoranza, vale la pena di ricordarlo e tenerlo a mente, perché gran parte della seduta, e sicuramente i momenti più scoppiettanti, riguardano le bordate scambiate con gli altri due colleghi, ex alleati, di opposizione. Manutenzione della pubblica illuminazione, funzionamento delle telecamere, South Beach e cattivi odori al depuratore alla Marina, questi gli argomenti. Come prevedibile le risposte, arrivate sempre dalla sindaca Simona Contucci, non soddisfano gli interpellanti. Si passa agli argomenti più tecnici, a proposta della maggioranza, esposti principalmente dall'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi.
Passano con voto unanime tre ordini del giorno consecutivi, riguardanti le attrezzature sportive da installare accanto al campetto al Bivio, pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici ecc. Tornata la calma dopo la bufera iniziale? Macché, una parte degli attori rimane la stessa, ma al posto della maggioranza la controparte diventa l'altro gruppo di minoranza. Singolare che l'attacco fra Nicola Palombo e Fabio De Risio si svolga in fase di dichiarazione di voto. Normalmente, appunto, si dovrebbe esporre se si è favorevoli o contrari a un odg e perché. Invece dapprima Palombo, poi De Risio, divagano nell'attacco reciproco. Il presidente Nicola Marraffino lascia fare, la sindaca Simona Contucci assiste divertita, ma ammicca di più in direzione di Palombo.
A dire il vero, a cominciare è stato poco prima Fabio De Risio, quando ha chiesto lumi sul depuratore, avanzando l'ipotesi che Nicola Palombo dietro la collaborazione annunciata anche a mezzo stampa nasconda in realtà un prossimo passaggio in maggioranza. Così la replica del chiamato in causa arriva cinque ordini del giorno dopo: "Se passavo in maggioranza ve ne accorgevate, non ho questa aspirazione (…) però ho l'ardore di voler dare un contributo al mio paese". Queste le parole con cui Palombo ha chiarito di non stare per fare nessun salto della quaglia, perché non "sto né con la Contucci né con De Risio, se ritengo una cosa positiva la voto, altrimenti voto contro". Ne consegue che le accuse a suo danno denotano un atteggiamento che mira a banalizzare, dividendo tutto in "guelfi e ghibellini". Infine il carico da novanta: dietro tutto questo "c'è il fallimento della sua gestione del gruppo" consiliare, che all'inizio del mandato li vedeva alleati.
Subito dopo la replica di De Risio, sempre teoricamente in fase di dichiarazione di voto con Marraffino, la Contucci e tutti gli altri consiglieri di maggioranza a sogghignare. Inizia definendo Palombo "l'avvocato difensore più agguerrito dell'amministrazione". E poi: "non ha fatto altro che spaccare quella lista dal giorno dopo che io ho perso le elezioni". De Risio precisa anche di voler dire queste cose alla maggioranza perché "vi si sta avvicinando troppo, state attenti". Di più: Palombo dal giorno successivo alle comunali 2020 avrebbe lavorato "per distruggere quella che era una leadership, chiedendomi mille volte 'ma tu la farai opposizione?' E tu che cosa stai facendo – l'affondo di De Risio agitando platealmente il braccio – in tre anni cosa hai fatto?".
Questo il primo round, perché il secondo si consuma nel successivo ordine del giorno, riguardante il Documento di programmazione, strettamente correlato al precedente sulle Opere pubbliche 2023-2025. Anche in questo caso relaziona in tutta tranquillità l'assessore Claudio Spinozzi e le danze si aprono subito dopo. Stavolta dà man forte anche il collega di gruppo di De Risio, vale a dire Gianluca Monturano, che definisce le tesi di Nicola Palombo "supercazzola con scappellamento a sinistra". Seguono analisi tecnico-economiche, poi la replica dell'ex alleato. "Quando mi si dice dove stavi, ma dove stavi tu!", Palombo passa al tu apparentemente senza accorgersene, lui che da sempre sostiene con forza si debba dare del lei in Consiglio quand'anche fuori ci si conosca da una vita.
Come per il precedente argomento, però, votano allo stesso modo i due gruppi di minoranza, cioè contro. Il resto del Consiglio riguarda regolamenti vari, il voto ridiventa unanime e Fiorenza Del Borrello, presidente dell'apposita commissione fa appena in tempo a rimproverare più volte Monturano di non partecipare. Lui e De Risio vanno via per altri impegni. La seduta procede tranquilla. Nel frattempo è andato in scena, ancora una volta, lo show delle minoranze, riuscite a rimanere insieme nemmeno un anno. L'analisi del Consiglio più nel dettaglio degli argomenti sarà trattato in un altro articolo, nel presente valeva la pena di evidenziare come i litigi della minoranza, per l'ennesima volta, possano facilmente trasformarsi nella garanzia di rielezione per Simona Contucci fra due anni. Con tutti i rischi che comporta da un lato non avere un'opposizione efficace a un'amministrazione comunale, qualunque essa sia, dall'altro sapere che non c'è alternativa e lasciare che una maggioranza si crogioli nella convinzione che, davvero, sia tanto perfetta da non meritare un'opposizione.
Il video del Consiglio comunale del 5 aprile 2023 sul canale Youtube del Comune di Montenero di Bisaccia
Nelle foto i due gruppi di minoranza: da sinistra Gianluca Monturano e Fabio De Risio, sotto Nicola Palombo e Giulia D'Antonio