MONTENERO DI BISACCIA. Si tinge per la prima volta di rosa il municipio: è Simona Contucci il ventesimo sindaco del centro bassomolisano. 45 anni, assessore uscente e alle spalle un impegno politico più che decennale, ha vinto sul rivale Fabio De Risio con un vantaggio netto.
Che la lista Montenero coraggiosa avrebbe preso più voti dell’avversaria Montenero che rinasce si è capito dalle prime schede estratte, in uno scrutinio insolito come tutto il resto causa emergenza Covid. Questo perché si è svolto a porte chiuse, non potendosi permettere al pubblico il tradizionale affollamento dei seggi durante lo spoglio. Monteneronotizie.net è comunque riuscito a dare i risultati in tempo reale, grazie a un lavoro di squadra dentro la scuola e in due postazioni da casa.
Il Consiglio comunale che si appresta ad amministrare per i prossimi cinque anni è rinnovato come raramente si è visto. Della maggioranza uscente si è infatti riproposta solo la candidata sindaco Contucci, anche se, nonostante la rosa dei nomi tutta nuova, il sostegno più che manifesto dei maggiorenti di centrodestra fa pensare a una continuità non sempre ammessa e spesso additata dagli avversari. In ogni caso il giudizio dell’elettorato, l’unico che conta alla fine, è stato inequivocabile.
La XVII legislatura ha così inizio e per la prima volta vede una donna alla guida del paese. Prima d’ora solo una volta un’appartenente al gentil sesso aveva provato la scalata alla poltrona municipale più ambita, Margherita Rosati dieci anni fa (stavolta candidata consigliere nella lista avversaria), non riuscendo però nell’impresa.
Originaria di Sulmona e di madre montenerese, Simona Contucci è sempre stata legata al paese nel quale infine ha preso la residenza e costruito la sua famiglia. E’ infatti sposata e ha un figlio piccolo. La sua è una vittoria che arriva dopo una campagna elettorale che è sembrata più accesa del solito e che sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni. Nel frattempo lei e la sua squadra, della quale nelle prossime ore sapremo chi sarà rientrato in Consiglio, possono festeggiare l’agognata vittoria.