MONTENERO DI BISACCIA. "Fantasiosi, irrealizzati e irrealizzabili progetti", oppure "sbornia da elezione che ha offuscato i riflessi", e che dire di "aspirante economista locale convinto delle proprie elucubrazioni". Non basta? E allora ecco pure "considerazioni al limite dell'ingenuità ". Potrebbe sembrare ma non sono frasi di questi giorni, estrapolate dalla sempiterna lotta politica locale. Della battaglia odierna si parlerà fra poco, non prima di un utile passo indietro per meglio capire anche l'oggi.
Risalgono a parecchio tempo fa le frasi dure di apertura, ma hanno un comune denominatore, cioè che sono state dichiarate a Montenero di Bisaccia. Vari gli autori, qualcuno ancora oggi in attività , ma la collocazione politica non è rimasta la stessa. Anzi, i destinatari di certe stoccate reciproche sono poi diventati alleati.
La presente analisi arriva all'indomani dello scambio di battute accese fra la sindaca Simona Contucci e il consigliere di minoranza Fabio De Risio. La prima accusa il secondo di essere bugiardo e confondere le idee al prossimo. Il secondo ha definito "dilettanti allo sbaraglio" gli avversari di maggioranza. Ma è la prima volta che si arriva a toni del genere nell'agone politico montenerese? Assolutamente no e, volendo solo considerare gli ultimi anni, oltre che esponenti politici ancora in auge, ecco una breve disamina.
Fine ottobre 2011, il sindaco era Nicola Travaglini che spesso e volentieri era attaccato dal Circolo locale dell'Italia dei valori. Per chi non se ne ricordasse, era il partito di Antonio Di Pietro, anzi all'epoca c'era suo figlio Cristiano in Consiglio comunale. Ed era questi a definire "fantasiosi, irrealizzati e irrealizzabili progetti" i propositi dell'amministrazione comunale. La replica di Travaglini arrivò a stretto giro di comunicato: "la sbornia causata dall'avvenuta elezione (in Regione n.d.r.), ha offuscato i riflessi". Di Cristiano Di Pietro e dei militanti Idv, è inteso. All'epoca l'attuale sindaca Simona Contucci era a capo del Circolo dipietrista, il cento per cento dei comunicati passava per le sue mani. Tuttavia un risultato lo ottennero, quando fecero notare a Travaglini che sul sito del Comune egli pubblicava anche i comunicati a carattere politico, insomma le risposte più o meno piccate agli attacchi e non solo comunicazione istituzionale. Dapprima ci fu un tentativo di replica, da novembre 2011 non uscirono più comunicati politici di contrattacco sul sito del Comune. Meno male che qualcuno ci pensò a farlo notare alla maggioranza di Travaglini.
Ma sbaglierebbe chi pensasse che il battibecco riportato fu una parentesi, perché attacchi e contrattacchi fra Idv e sindaco erano all'ordine della settimana. E sempre con toni parecchio duri. Certo tutto stava per cambiare e, per usare un adagio che pare circolasse in certi ambienti, in politica non può esserci amicizia. Perché non sai con chi ti accasi, politicamente, domani. E così, quando un partito potente e all'apparenza destinato a durare per decenni sparì (inaspettatamente) nel volgere di qualche mese nel 2013, ci fu chi pensò bene di trovare un'altra collocazione. Accadde che stanchi di fare opposizione, gli ex dipietristi si allearono col nemico di sempre. Già , proprio con Nicola Travaglini. In un attimo dimenticate class action contro il Comune, frasi al vetriolo e pure al curaro: c'era da entrare in maggioranza, si sorvola su certe sottigliezze.
Eppure nel successivo quinquennio, col passaggio al comando, quelle frasi "toste" sono tutt'altro che sparite. Ma stavolta a parti invertite: Simona Contucci, adesso assessora, le indirizzava a chi era in minoranza ma anche fuori del Comune. Stessa cosa continuava a fare Nicola Travaglini, ormai al suo secondo mandato da sindaco. Ecco qualche esempio.
18 gennaio 2019: l'assessora all'Ambiente Contucci definì "aspirante economista locale" Gianluca Monturano, all'epoca militante 5 stelle. Aveva già la triennale e stava per prendere la laurea magistrale in materie economiche, quanto bastò per dargli la qualifica, sebbene come "aspirante", tre volte nel corso del comunicato.
20 febbraio 2019: il sindaco Travaglini appellò sempre Monturano con "giovane montenerese", di nuovo tre volte, reo di aver divulgato a mezzo stampa "considerazioni al limite dell'ingenuità ". Passi per il giovane, i due erano (e sono) separati esattamente da venti anni di età .
In entrambi i casi si evitava di dire il nome, tecnica adottata spesso dai politici consapevoli che qualche cronista lo farà al posto loro.
In conclusione, si possono invertire le parti ma i toni restano simili, dapprima contro il potere poi a favore di esso. Per una strana alchimia politica ciò che si giudica sacrosanto diritto di critica quando si è contro, diventa dubitare che un termine come "civiltà " sia persino "contemplato nel vocabolario" dell'avversario quando si è al comando. Misteri imperscrutabili della politica e del potere una volta conquistato.
Nella foto Simona Contucci e Antonio Di Pietro nel 2009
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