MONTENERO DI BISACCIA. Deve esserci una correlazione fra astinenza e litigiosità: il Consiglio comunale di stamattina, arrivato a tre mesi dal precedente, si è rivelato ancora più bellicoso del solito. E questo nonostante della minoranza fosse presente il solo Fabio De Risio. Più che chiuso, seduto all'angolo formato dai banchi di legno della sala consiliare, dove la riunione è tornata dopo la precedente tenutasi via internet causa Covid, a fine dicembre.
Nove i punti in agenda discussi in due ore, è stato infatti rinviato il primo perché assenti ambedue i consiglieri di minoranza proponenti (Nicola Palombo e Giulia D'Antonio). A quel punto la palla è passata i mano a De Risio, solo contro tutti ma non per questo apparso in difficoltà. E così i battibecchi, vivaci, sono cominciati dalle primissime battute con il presidente del Consiglio comunale Nicola Marraffino. Casus belli il fatto che l'esponente di minoranza anziché esporre il contenuto della mozione avesse da ridire su "inesattezze e interpretazioni dello Statuto comunale". Immediato l'intervento del chiamato in causa, Marraffino, che ha invitato a discutere dell'argomento specifico. Da lì alla bagarre è stato questione di pochi attimi, toni di voce man mano più elevati, finché De Risio non ha chiesto "posso parlare o devo scrivere prima quello che dico e glielo faccio leggere?".
L'ordine del giorno riguardava l'adesione del Comune alla Carta di Avviso pubblico, vale a dire un codice etico per un'amministrazione votata alla legalità e contraria a malaffare, conflitti di interessi ecc. In sequenza battibecchi con la sindaca Simona Contucci, seduta insolitamente a lato di De Risio, e con l'assessore Claudio Spinozzi. Senza l'amplificazione del microfono, però, non si è sentito cosa si siano detti. La replica è poi arrivata dalla consigliera di maggioranza Cabiria Calgione, la quale ha spiegato che una materia così importante andrebbe affrontata e approfondita con attenzione, anche perché l'adesione è tutt'altro che scontata dopo aver fatto domanda, e che un argomento del genere non può essere usato come slogan. Fabio De Risio a quel punto ha chiesto che la maggioranza si decidesse a rispondere "sì o no", anziché come altre volte dire "è importante ma è presto". E poi il carico da novanta verso la Calgione: "Vannucci (docente responsabile della Carta di Avviso pubblico n.d.r.) non sai nemmeno chi è!". La consigliera dal canto suo: "Ma come si permette!". Il voto finale ha visto favorevole solo l'unico consigliere di minoranza presente, De Risio appunto.
Si è poi parlato di iniziative per i profughi e qui i battibecchi sono avvenuti con la sindaca Simona Contucci. Per De Risio il Comune potrebbe finanziare eccome un autobus per andare a prendere gli ucraini che fuggono dalla guerra, per la prima cittadina è impossibile dal punto di vista tecnico-contabile. Ancora bocciata la proposta del gruppo di minoranza.
La discussione da quel punto, e quasi fino alla fine, ha ruotato intorno al Pnrr, che sta per Piano nazionale di ripresa e resilienza, 200 miliardi di euro da destinare in ogni parte d'Italia a interventi di vario genere per ripartire dopo la pandemia da Covid. Fra questi progetti per la povertà educativa, per i quali è stato chiesto se e come si stia muovendo l'amministrazione. La risposta dell'assessora Tania Travaglini non è piaciuta affatto all'autore dell'interpellanza, tant'è che De Risio ha tacciato la titolare delle Politiche sociali di non sapere "nemmeno di cosa stiamo parlando", poiché anziché del bando in questione "mi avete mandato i documenti di un altro". Di avviso diverso la Travaglini, secondo la quale la sua risposta comprendeva tutti i bandi, incluso quello in discussione.
Sul ring è tornata poi Simona Contucci per rispondere alla contestazione sull'ubicazione della nuova scuola, in via Gramsci. Secondo De Risio non vi saranno parcheggi e non sarà a piano unico, sempre se finanziata dal Pnrr, perché il Comune non ha abbastanza terreno. Da qui il rimprovero sulla mancanza di programmazione, poiché andava acquistato prima, come fatto da altre città italiane. Nel rispondere la sindaca ha spiegato di attenersi alle indicazioni del Pnrr, perché "non è che ci svegliamo la mattina e diciamo andiamoci a comprare un pezzo di terra dove sta il fico piantato e ci costruiamo la scuola".
Nel successivo odg sempre una donna ha fronteggiato De Risio dalla maggioranza, di nuovo l'assessora Tania Travaglini. Si parlava di asilo nido statale, un servizio che manca a Montenero e che secondo Fabio De Risio (sempre sua l'interpellanza) potrebbe arrivare grazie ai cospicui e non del tutto utilizzati fondi messi a disposizione ancora dal Pnrr. La Travaglini ha esposto il punto di vista della maggioranza: gli asili nido a Montenero ci sono, privati, e le famiglie ricevono rimborsi per le spese sostenute. Inoltre, complice il decremento demografico, non avrebbe senso e sarebbe difficile da mantenerne uno statale con soli venti bambini. "A me sembra la richiesta di una persona che non sta sul territorio", la chiosa pungente. Di parere opposto chiaramente De Risio, secondo il quale l'asilo nido in realtà non è stato fatto "perché non avete il terreno" e poi il fuori programma, quando ha chiesto alla sindaca di chi sia il terreno su cui fu edificata la scuola Elementare "Colle della speranza", oggi sede di associazioni varie. La Contucci, due metri e mezzo a lato, è rimasta dapprima con le mani incrociate sotto il mento, poi le ha mosse in orizzontale in senso opposto l'una all'altra, rivolgendosi presumibilmente alla presidenza del Consiglio, come a dire che l'argomento era chiuso ormai, anzi che si stava "degenerando". De Risio continuava: "Ve lo dico io, quel terreno non è proprietà del Comune, perché non sono stati conclusi gli espropri". Si parla di metà anni Settanta, nessuno degli attuali inquilini del Palazzo poteva essere in amministrazione e più di qualcuno di loro ha frequentato quella scuola. La notizia, tranne smentita, ha dell'incredibile, per quanto finora non abbia avuto conseguenze pratiche sull'uso della struttura. Ma, provando a interpretare il pensiero di De Risio, oggi quello spazio non può essere sfruttato per farci un asilo nido perché il problema degli espropri mai terminati emergerebbe inaspettato e improvviso, inficiando tutto.
L'ultima interpellanza del gruppo di minoranza Montenero che rinasce ha riguardato la messa in sicurezza di edifici pubblici e territorio. Simona Contucci ha risposto alle provocazioni sui marciapiedi in via D'Annunzio, zona grotte, dicendo che il progetto in itinere riguarda il dissesto idrogeologico che affligge da sempre quell'area. Invece i lavori per ripristinare la provinciale 13, "sotto la valle", dovrebbero partire entro l'estate.
Unanimi infine i due voti su convenzione con altri Comuni per contrastare il degrado urbano e segreteria comunale associata con altri centri.
Così il primo Consiglio comunale del 2022.
Link al video sul canale Youtube del Comune di Montenero di Bisaccia
Le reazioni dopo la domanda sulla proprietà del terreno sul quale fu edificata la scuola “Colle della speranza” negli anni Settanta