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La dottrina dei parcheggi a pagamento. Eppure nel 2018 ci fu chi contestò

Il Comune avvisa che le soste blu sono sospese in attesa che la nuova ditta avvii il servizio. Dal 1998 a oggi, dall'idea di far ruotare i parcheggi all'abbonamento. Aspettando le novità in arrivo

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MONTENERO DI BISACCIA. L'altra volta le reazioni furono trenta e non tutte positive, stavolta sono trentadue (al momento), ma tutte con pollici alzati e senza faccine arrabbiate o ridenti a crepapelle con sarcasmo. Non solo, la volta scorsa ci furono ben diciotto commenti e quasi tutti contro il sindaco e l'amministrazione comunale. Altri tempi, altro modo di intendere la critica.
E' di oggi la notizia che i parcheggi a pagamento sono temporaneamente sospesi, poiché la nuova ditta (almeno la terza in quattordici anni) dovrà procedere alla sostituzione dei parchimetri, oltre che alla "rimodulazione di alcuni spazi previsti per gli stalli". Così si legge sulla pagina Facebook del Comune. Per chiarezza, gli stalli non sono le evoluzioni che gli assi dell'aviazione compiono con gli aerei durante le esibizioni acrobatiche, bensì si tratta dei singoli posti dei parcheggi a pagamento. Le soste blu presenti a Montenero dal 1998 e che, vedremo più in là, nacquero con obiettivi leggermente diversi da quelli recenti e, si presume, odierni. Procediamo con ordine.
La sospensione del pagamento della sosta, in realtà, vige già da diversi giorni, da quando la vecchia ditta gestrice del servizio ha disattivato le macchinette che, in cambio di trenta centesimi l'ora, rilasciano un bigliettino che fa stare tranquilli per un'ora o più, almeno nelle aree con le strisce blu. Si attende pertanto che arrivi la nuova ditta, da qui l'avviso del Comune che il pagamento è sospeso "fino a nuova comunicazione". Di preciso non si sa ancora niente, ma pare che in questi giorni gli incaricati dell'azienda stiano monitorando le varie aree a sosta blu. Perché, come spiegato, ci sarà una cosiddetta "rimodulazione" dei parcheggi, pardon "stalli" a pagamento.
Nell'attesa sarà il caso di riprendere quanto anticipato in apertura e cioè il confronto tra l'avviso odierno del Comune sui parcheggi e quello del giugno 2018. Quando, come detto, le contestazioni ci furono eccome. Il sindaco era Nicola Travaglini, al suo secondo mandato e fresco di delusione alle regionali. In termini pratici, il suo consenso era sceso. Sia sul sito istituzionale sia su Facebook fu pubblicato l'avviso riguardante le novità sui parcheggi a pagamento. Il piano inferiore del multipiano diventava una sorta di garage con affitto mensile o annuale e posto assegnato, erano ampliate le aree esterne con sosta blu, arrivava una nuova ditta e, dulcis in fundo e anticipazione di ciò che sarebbe diventato una tara amministrativa (anche "ereditaria") qualche tempo dopo, l'ammonizione: "dal 9 luglio 2018 verranno comminate sanzioni a tutti coloro che saranno sprovvisti dell'apposito tagliando". Almeno il punto esclamativo fu risparmiato ai monteneresi.
Come detto, l'avviso fu pubblicato sul sito del Comune e su Facebook. Sul secondo si poteva commentare e lo fecero in diciotto. Alcuni di essi recitavano: "Fra un po' di tempo, mettete le tasse anche a chi cammina a piedi", oppure "Grazie sindaco....! Adesso abbiamo più parcheggi a pagamento a Montenero che a Roma!!", ma anche "Posso sedermi sulle panchine in villa o devo cercare la colonnina anche li?", nonché "Ulteriore incentivo a fermarsi in divieto di sosta. Chapeau". Chiaramente la giunta di Travaglini andò avanti, ma quella che da anni era la ragione amministrativa, la mission, quasi l'obiettivo principale, far pagare i parcheggi dappertutto insomma, riceveva più di qualche dissenso.
Così nel 2018, quando criticare il sindaco di Montenero non aveva ancora l'aura di trasgressione quasi elitaria, sicuramente solitaria, che avrebbe assunto meno di due anni dopo, a pandemia cominciata. Facendo un salto di tre anni e mezzo, il post di oggi del Comune non ha ancora nessun commento e tutti i pollici sono all'insù. In pratica piace a tutti i trentadue che (finora) hanno aggiunto una reazione. Resta da vedere cosa accadrà a ricognizione finita e avvio della nuova gestione dei parcheggi. Nel frattempo nessuna critica.
Le soste blu furono introdotte a Montenero nel 1998 per permettere una maggiore rotazione dei parcheggi in centro. Evitare, in sintesi, che sostassero sempre le stesse macchine e lenire l'odissea di chi doveva trovare un posto. Questo dopo che in varie zone del paese non era bastato il disco orario. La somma richiesta era inizialmente di 500 lire, diventate trenta centesimi nel 2002 con l'avvento dell'euro, cifre così basse da far intuire che lo scopo non fosse il lucro, bensì la rotazione. A fine anni Duemila arrivò la gestione privata, ma non cambiò la tariffa. Nel 2018, come visto, l'"affitto" del piano inferiore del parcheggio coperto e la possibilità di pagare un abbonamento per sostare. L'idea iniziale della rotazione era evidentemente messa da parte, poiché palesemente in contrasto con il concetto stesso di abbonamento. Inoltre i monteneresi erano ormai convinti e persuasi a sostare a pagamento anche nel multipiano, dopo averlo inizialmente disertato (e per la seconda volta) quando era diventato a strisce blu. La dottrina Travaglini della sosta a pagamento vinceva su tutta la linea, in barba ai commenti su Facebook (ma almeno qualcuno protestava...). Dottrina che nelle prossime settimane si vedrà se confermata tal quale o modificata in qualcuno dei comandamenti fondamentali dall'attuale amministrazione di Simona Contucci, che per altro era assessora in quel 2018.
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