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Quando anche Montenero pianse Aldo Moro

Nelle foto storiche di Caserio e Gorizio Pezzotta come fu vissuto in paese un momento difficile della storia italiana

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Pioveva quel giorno, quasi un copione scritto apposta per intristire ancor più quell'ora tragica per la democrazia italiana. Anche a Montenero di Bisaccia ci fu una manifestazione per l'assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse. Era il 10 maggio 1978 e lo statista democristiano era stato ucciso il giorno precedente, dopo essere stato prigioniero della più celebre fra le organizzazioni terroristiche di quegli anni. Una storia che avrebbe continuato a lacerare il tessuto politico italiano per gli anni a venire. Ma quel 10 maggio era il momento di stringersi, di piangere Aldo Moro. E lo fece anche la Democrazia cristiana di Montenero di Bisaccia. 
Le foto proposte sono tratte dall'archivio di Antonio Assogna e sono state scattate da Nicola Caserio (a colori) e Gorizio Pezzotta (in bianco e nero). Riprendono vari momenti della manifestazione tenutasi quel giorno. In Consiglio comunale il sindaco Luciantonio Sacchetti si espresse duramente contro quegli assassini e parole di condanna arrivarono anche da comunisti e socialisti. La segreteria del Partito comunista italiano inviò un telegramma di cordoglio alla sezione locale della Democrazia cristiana. I due partiti in quei giorni stavano rompendo una difficile alleanza che durava da poco meno di tre anni, ma l'enormità dell'accaduto fece passare in secondo piano le beghe locali.
Attraverso le foto storiche di quel tempo, anche in un paese, si percepiscono sgomento, incredulità, persino paura.




In primo piano tre esponenti della Dc montenerese dell'epoca: Aurelio D'Antonio, Luciantonio Sacchetti (sindaco) e Almerindo Sabatino


 

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