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Lara Labombarda e il gothic metal dei Broken Pence

Intervista alla cantante originaria di Montenero di Bisaccia a pochi giorni dalla pubblicazione del primo singolo "Not a ballad"

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MILANO. È una giovane insegnante di inglese e francese, vive nel capoluogo meneghino ma c'è molto di Montenero di Bisaccia in Lara Labombarda. Cantante in un gruppo di rock "gotico" che si chiama Broken Pence, con una certa soddisfazione annuncia l'uscita del primo singolo, intitolato "Not a ballad". Un lavoro in sala di registrazione svolto con i due compagni di avventura, il bassista Raffaele Volpe e il chitarrista Pierpaolo Bossi. Questa la formazione con cui è nato il gruppo, ma Lara annuncia che si stanno aggiungendo altri strumentisti.
Nell'intervista che segue risponde a domande sulla sua musica, ma anche sul legame col paese di origine e sull'influenza avuta dal nonno mandolinista, noto ristoratore nella Montenero che fu, una musa ispiratrice anche adesso che non c'è più.
È da poco uscito il vostro primo singolo, vuoi descriverlo?
"È con immenso orgoglio che vi presento il nostro singolo. Ho sempre nutrito un profondo amore per la letteratura inglese e con questo brano ho voluto rendere omaggio a 'The rime of the ancient mariner' di Coleridge. Il singolo si intitola 'Not a ballad' perché non è una ballata, ma un crudo racconto di un marinaio in balia della furia del mare in tempesta. Ho scritto personalmente il testo e la melodia vocale, mentre la parte musicale è stata prodotta da Raffaele e Pier. Ci unisce l'amore per il mare e quella 'tempesta di sentimenti' che colpisce chi, talvolta per caso, si trova a lottare contro i propri demoni".
Invece il nome del gruppo, Broken Pence, si può tradurre in moneta rotta? Com'è nato?
"Decisamente, è difficile spezzare una moneta eppure sembra accadere…Broken Pence rappresenta una voce di ribellione e consapevolezza, unendo i nostri cuori e le nostre menti in una missione comune. Il nome della band riflette la nostra volontà di rompere con un mondo che, secondo noi, è in declino a causa dell’avidità e dell’interesse personale. I nostri testi esplorano temi come la sofferenza silenziosa e il desiderio di ribellione, con l'obiettivo di promuovere il benessere collettivo e l'unione tra spirito, corpo e mente".
Nella foto da sinistra Raffaele Volpe, Lara Labombarda e Pierpaolo Bossi

Stilisticamente come vi definireste, sicuramente il vostro genere rientra nel rock duro, parecchia chitarra, ci sono gruppi famosi cui vi ispirate, del passato o del presente?
"Sicuramente! Il nostro è un genere gotico, per la precisione gothic metal. I suoni degli strumenti sono duri, a volte aspri mentre ho deciso di mantenere una vocalità più 'tenera', diversa dal black metal o dal brutal, ad esempio. Tante sono le nostre fonti di ispirazione, spaziano dagli Iron Maiden, Pantera agli Opeth, i Gojira e ai miei amati Rhapsody of Fire. Solo per citarne alcuni. Anche se la mia principale fonte di ispirazione è il mio caro nonno… di certo non per il genere, ma so che sarebbe fiero di me se l’avesse potuta ascoltare…".
Ecco, nonno Antonio Perazzelli, scomparso di recente. È stato un noto ristoratore, ma anche un musicista. Possiamo parlare di tara familiare riferendoci a questa passione per la musica di Lara Labombarda?
"È difficile pensare a lui e non pensare a tutto ciò che di buono ha lasciato su questa terra. La sua eredità aleggia e si posa al contempo nel mio cuore. Sì, se amo la musica lo devo a lui. Non vi era giorno in cui non avesse in mano il suo mandolino… con accanto mio fratello che teneva il suo ritmo 'allegro' con una chitarra spesso scordata".
Il singolo che avete pubblicato, dal titolo, non è una ballad, non è un brano lento. Ma Youtube è pieno di collezioni di metal ballad, quei pezzi dove l'energia di chitarre elettriche col distorsore a manetta e la doppia cassa è imbrigliata in un ritmo lento, a volte struggente, col risultato di dare un pathos così particolare, talvolta come non riesce nemmeno alla musica più leggera. Ascolteremo anche ballad dai Broken Pence?
"Mi trovi pienamente d’accordo sul modo in cui hai descritto la 'ballata metal'. Bene, il gotico si presta a questo genere di pezzi e io amo i 'racconti'. Ci stiamo lavorando e non vedo l’ora di portarla mainstream".

Come sono i rapporti di Lara Labombarda col suo paese di origine, Montenero di Bisaccia?
"Ho un legame profondo con la mia terra, le mie origini. Nonostante sia andata via a 18 anni per studi, aver girato 'il mondo', il mio cuore è qui. I miei affetti sono qui. Quando mi chiedono semmai un giorno sarò di nuovo a casa, la mia risposta è un sì, grande come l’amore per il mio paese".
Pertanto vedremo un'esibizione col tuo gruppo qui a Montenero?
"Questa sarebbe la mia più grande vittoria".
Ultima domanda, così, al volo: il miglior intro rock-metal?
"A getto ti direi Enter Sadman dei Metallica".
Il singolo dei Broken Pence "Not a ballad" si può ascoltare sul canale Youtube del gruppo all'indirizzo: https://youtu.be/SPRJD0Bjpxs?si=I590hogP9-GQzAEZ

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