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A Montenero i nati nel 1973 sono i più "politicizzati"

Analisi della partecipazione al Consiglio comunale e alla giunta negli ultimi venticinque anni: gli anni Cinquanta e Settanta primeggiano

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MONTENERO DI BISACCIA. La classe più "politicizzata" parrebbe essere quella dei nati nel 1973, mentre il decennio che stacca gli altri è quello dei '50. Questi primi dati che emergono dall'analisi fatta sugli amministratori comunali degli ultimi ventiquattro anni, vale a dire dal 2000 a oggi, considerando pertanto le ultime cinque consultazioni comunali (2000, 2005, 2010, 2015, 2020).
Sono cinquanta nomi in tutto, diversi sono stati consiglieri comunali (ma anche assessore o sindaco) per più mandati. L'analisi che segue ha tenuto conto del loro anno di nascita.
Di quanti hanno occupato un posto in Consiglio nel periodo considerato ben sette sono nati nel 1973. Sono stati in maggioranza come in minoranza, e persino sul massimo scranno cittadino: Nicola Travaglini, Marco Delle Monache, Valeria D'Ottavio, Cristiano Di Pietro, Fabio De Risio, Andrea Cardinali, Claudio Spinozzi. Come si vede, tre di loro sono ancora in carica, uno in minoranza (De Risio), uno così così (Cardinali), uno è assessore (Spinozzi). La classe 1973 sembra pertanto essere quella più impegnata in politica, anche se probabilmente è un caso. Certo sono figli degli anni Ottanta, l'epoca del rigetto dell'eccesso di politicizzazione del decennio precedente.
Secondo gradino del podio a pari merito per le classi 1955 e 1975. Due età separate di venti anni e soprattutto di un vissuto politico completamente diverso: i primi erano giovani nel turbolento 1977, i secondi avevano venti anni all'epoca di Mani pulite. Dal 2000 a oggi i nati nel ‘55 e nel ‘75 hanno portato in Consiglio comunale quattro elementi ciascuno. Si va dalla massima carica cittadina (Teresio Di Pietro per pochi mesi nel 1989-90 e Simona Contucci, in carica), a consiglieri e assessori di medio e lungo corso (Adriano Potalivo e Giuseppe Di Pinto), nonché la prima candidata a sindaco di Montenero, Margherita Rosati nel 2010. Gli altri: Orazio Digaetano (maggioranza ’55), Claudio Sabatino (minoranza, ’75) e Marco Finocchio (maggioranza '75).
Sulla terza piazza si registra sempre un pari merito, con le classi 1958 e 1963 che piazzano tre esponenti ciascuna. Vanno da assessori, o anche vice sindaco, (Antonino D'Antonio, Mauro Natalini e Domenico Porfido) al consigliere più anziano dell'attuale amministrazione (Antonio Potalivo). Gli altri sono: Michele Borgia (maggioranza, '58) e Zenone D'Ascenzo (minoranza, '63).
Passando dai singoli anni ai decenni, quello più "politicizzato" ricade negli anni Cinquanta (quindici esponenti), subito dopo i Settanta (tredici), mentre i Sessanta (undici) ancora più dietro e questo può apparire strano, poiché è stato il periodo del baby boom. Per il resto se i nati negli anni Quaranta sono già da un po' lontani dalle stanze dei bottoni per ovvi motivi anagrafici, cominciano ad affacciarsi quelli degli Ottanta (sei elementi), invece i nati negli anni Novanta sono ancora pochini (soltanto due).
Questo aspettando di aggiornare la classifica con le prossime comunali, che non si sa ancora se si terranno nel settembre 2025 (cinque anni dalle precedenti posticipate di alcuni mesi causa Covid), oppure nella primavera successiva, così da riportare la scadenza nel periodo consueto. Nel frattempo va avanti il 1973, quelli nati nell'anno delle domeniche a piedi e ragazzi ai tempi dei Duran Duran e dei capelli cotonati.

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