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E don Modesto sfidò la signora Togliatti

Una foto storica potrebbe riferirsi al celebre e infuocato comizio in contemporanea del 1948?

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MONTENERO DI BISACCIA. Che sia proprio la foto del famoso comizio che vide contrapposti la compagna Montagnana e un pugnace don Modesto nella più infuocata battaglia elettorale di sempre? Chissà, impossibile dirlo, certo è verosimile, almeno possibile come vedremo.
Ancora una volta le immagini pubblicate da Antonio Assogna sulla propria pagina Facebook diventano occasione per ripercorrere eventi storici. E quello di oggi ci riporta indietro fino alla primavera 1948, quando a Montenero venne a parlare Rita Montagnana, all'epoca in procinto di essere lasciata dal più celebre marito Palmiro Togliatti. Ebbene sì, la moglie del Migliore, del segretario del Partito comunista italiano per antonomasia, del più intoccabile fra i compagni intoccabili, tenne un comizio in piazza Giovanni XXIII. Anche lei esponente di primo piano e parlamentare del Pci.
Era la campagna elettorale per le prime elezioni libere dopo il Ventennio fascista, quelle cui era affidato il difficile compito di stabilire se stare con l'Occidente e gli Stati Uniti, oppure con la dittatura comunista dell'Unione Sovietica. La signora Togliatti, all'epoca cinquantatreenne, parlò da un balconcino piuttosto basso del Palazzo Luciani. Balcone in seguito demolito. E fin qui, a parte la levatura nazionale dell'oratrice, niente di particolare, se non fosse che contemporaneamente, sulla stessa piazza, tenne il comizio anche don Modesto Gugole. Il sacerdote di origini venete aveva cinquantasette anni, era stato destinato a Montenero e parlò dal suo di balcone, ossia dal Palazzo Valerio, all'epoca adibito a residenza canonica.

Piazza Giovanni XXIII prima della Seconda guerra mondiale, quando si chiamava ancora Umberto I. Sulla destra è visibile il balconcino, sul quale si trovano due persone. In fondo, con un piano in meno rispetto a oggi, il Palazzo Valerio.
In sintesi, la Montagnana gridava di votare per il Fronte popolare, per i comunisti, don Modesto controbatteva intimando di scegliere la Democrazia cristiana. Insieme, a meno di cinquanta metri l'uno dall'altra. In seguito, e ancora oggi, non sarebbe più stato possibile, poiché le prefetture vietano i comizi contemporanei sulla stessa piazza o anche se tra loro comunicanti. Invece nel 1948 a Montenero il pubblico poté assistere a un contraddittorio, dove alla più esperta compagna Montagnana tenne testa un alto e magro prete di paese.
Ma la foto citata in apertura può essere stata scattata in quel comizio? Si possono solo fare analisi e ipotesi. L'anno può essere il 1948, poiché si vede la chiesa di san Matteo ancora in costruzione, con persone sedute sul muro perimetrale. Essa fu infatti demolita prima della Seconda guerra mondiale e, dopo la parentesi bellica, ripresa a costruire dopo il 1945. I presenti sono tutti girati verso il balconcino del Palazzo Luciani, dove parlò Rita Montagnana, e l'angolazione dell'inquadratura suggerisce che proprio da lì il fotografo scattò. Tuttavia tra la folla non vi è nessun elemento che possa far pensare a un pubblico orientato a sinistra (bandiere con falce e martello, pugni chiusi levati in alto ecc.). Chissà se è davvero quel comizio. In ogni caso, quelle elezioni le "vinse" don Modesto.
Don Modesto Gugole
Rita Montagnana

Fonti di informazione: testimonianze dirette di Aurelio D'Antonio e Dante Di Cintio raccolte dall'autore tempo fa.

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