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Paolo Cirulli: "l'eccidio di Tavenna è una pagina della memoria da salvaguardare e tramandare alle generazioni future"

La Redazione
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TAVENNA. Oggi 25 aprile, festa della Liberazione dal giogo nazifascista, il Sindaco Paolo Cirulli e l’Amministrazione comunale hanno commemorato la solennità nazionale interrando alcune piante nel luogo dove furono uccisi Giuseppe di Lena (contadino del posto) e il carabiniere di Colletorto Vincenzo Simone.

"Il luogo dell'eccidio di Tavenna è importante - commenta il sindaco Cirulli - e fa parte della storia eroica dell'Italia democratica che nasce purtroppo da questi e altri inenarrabili sacrifici. La storia della Resistenza tocca non solo tutte quelle donne e uomini che scelsero di combattere e si sacrificarono per il nostro futuro, ma anche la popolazione inerme, soprattutto contadina, che sopportò violenze, fame e distruzioni da parte delle truppe tedesche e degli alleati repubblichini, tallonati dai bombardamenti alleati.

I nazifascisti, da un lato, razziavano tutto quello che si poteva mangiare, uccidevano gli animali, anche per solo spregio, per terrorizzare le comunità e quando non riuscivano con la paura a spezzare l'aiuto che queste davano alle formazioni partigiane del territorio, ecco le stragi di civili, anziane donne e bambini, massacrati orribilmente con paesi e contrade bruciate.

L'episodio di Tavenna con la profonda dignità delle vittime si scrive nella ribellione spontanea di povere popolazioni davanti alla brutalità degli invasori; è una testimonianza del passaggio dell’esercito nazista nel 1943 ed è una pagina della memoria da salvaguardare e tramandare alle generazioni future".

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