Partecipa a Montenero Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Vaccino anti Covid, unico effetto collaterale "la felicità"

La dottoressa Iolanna Chiappini ci racconta la sua vaccinazione

Condividi su:

Il vaccino anti Covid è l’unica arma scientifica per sconfiggere il virus? Nelle scorse settimane abbiamo sentito il dottor Fabio De Risio rivolgendogli delle domande in seguito alla somministrazione del vaccino anti Covid, oggi abbiamo con noi la dottoressa Iolanna Chiappini. Grazie alla sua sensibilità ed alla sua collaborazione torniamo a scrivere sulla campagna vaccinale. La dottoressa Chiappini, psichiatra presso il centro di salute mentale ed il pronto soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni (Milano) oltre ad essere una montenerese doc è un'amica di Montenero Notizie, nello scorso ottobre ci ha parlato della salute mentale ai tempi del Covid e degli effetti collaterali nel breve e nel lungo tempo. “Il 4 gennaio – afferma la dottoressa - sono stata vaccinata presso l'ospedale in cui lavoro, e il primo sentimento che ho provato è stato un profondo senso di gioia. La gioia di iniziare a vedere la luce in fondo a questo anno così difficile e drammatico per tante e tanti di noi. Non ho avuto nessun effetto collaterale degno di nota. Solo felicità. Il vaccino è una risorsa essenziale per fermare la pandemia, la storia lo insegna. Basti pensare a quanto siano state fondamentali le scoperte dei vaccini contro il vaiolo, la poliomielite, il morbillo e l'epatite B. Un vaccino creato in così poco tempo, è un miracolo, e questo miracolo l'ha fatto la scienza. Può essere comprensibile mostrare dubbi o scetticismo nei confronti dei vaccini, perché l'atto di iniettare qualcosa di estraneo nel nostro corpo, può destare angoscia e paura;  parte di questo scetticismo può essere dovuto anche ad una scarsa conoscenza sul funzionamento del vaccino o sui metodi impiegati per verificarne la sicurezza e l'efficacia; in altri casi può dipendere da una diffidenza più generalizzata nei confronti dei vaccini rafforzata dalle campagne di disinformazione dei cosiddetti “no-vax”. Allora consiglio a tutte e tutti di informarsi su siti scientifici (aifa), di parlare con i propri medici di fiducia. Spero e mi auguro che la gente venga sensibilizzata sempre di più per non cedere ad ansie e paure prive di logica. Abbiamo visto in questi giorni le bacheche di Facebook inondate da foto di operatori sanitari e non, che hanno immortalato il momento della vaccinazione, questo sia per condividere un momento di forte felicità sia con lo scopo di sensibilizzare e tranquillizzare chi il vaccino deve ancora farlo. Concludo dicendo, che per me la vaccinazione è anche e soprattutto un gesto etico, solidaristico. Se la vaccinazione non diventa collettiva, noi ne neutralizziamo gli effetti. Il Covid ci ha insegnato che la libertà è sempre associata alla responsabilità, che la libertà o è solidarietà, o è una retorica individualistica. La salvezza o assume quindi le forme collettive o non esiste. Aspetto dunque con ansia, e con gioia, la seconda dose di vaccino e mi sento di dire a tutte le persone che ci leggono: vacciniamoci senza nessuna paura, fidandoci della scienza senza sé e senza ma”.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook