MONTENERO DI BISACCIA. Quando arrivarono profondi cambiamenti erano dietro l'angolo e le prime minigonne facevano discutere, Gianni Morandi cantava la più melodica "Non son degno di te", mentre James Brown non immaginava che, molti anni dopo, l'urlo introduttivo della sua "I feel good" sarebbe stato usato in modo scherzoso per spaventare le persone. Loro più semplicemente pensavano a venire al mondo.
Festa per la classe 1965, che ieri ha festeggiato i sessant'anni. Una serata di divertimento e, particolare da notare, la foto di gruppo con maschi e femmine separati, perché ai tempi nascevano ancora tanti bambini, entrare in un'unica inquadratura, nonostante il grandangolo esasperato degli smartphone, non sarebbe stato facile. Inevitabili i confronti fra chi è andato in pensione e chi no, chi vorrebbe lavorare ancora cent'anni e chi ne ha abbastanza. In fondo la loro è la generazione che ha beneficiato più di tutte della grande industria in zona, scampando per un pelo l'avvento del precariato.
Se quando sono nati i big della musica erano Bob Dylan, i Beatles e via giganteggiando, ieri sera hanno preferito riascoltare i brani della loro gioventù, i pezzi che spopolavano nei juke box (c'erano ancora) e nelle due discoteche di Vasto Marina negli anni Ottanta. I migliori auguri ai neo sessantenni del 1965.