MONTENERO DI BISACCIA. Degli attuali inquilini del Palazzo soltanto due hanno abbastanza anni da non averlo potuto frequentare, per tutti gli altri l'asilo parrocchiale ha rappresentato l'opzione privata rispetto all'esistente scuola Materna pubblica. Era infatti il 1969 quando era istituito, retto dalle suore "Missionarie della Dottrina cristiana". Nel corso di oltre mezzo secolo all'insegnamento dei più piccoli si sono alternate maestre religiose e laiche. Poi l'ampliamento dei servizi forniti, con l'istituzione anche del nido per i più piccoli e del doposcuola.
Infine, un anno fa, il passo indietro delle suore e l'affidamento dell'istituto paritario alla cooperativa formata da tre maestre.
Di qualche giorno fa la notizia che anche l'immobile passa di mano e, tramite una donazione, diventa comunale. Dato il valore dello stabile è stata necessaria l'approvazione in Consiglio comunale, dove non è mancato qualche richiamo che potrebbe apparire eccessivamente confessionale.
La proposta di donazione è arrivata dalla parrocchia di "San Matteo apostolo", proprietaria dell'edificio, lo scorso aprile. Valore stimato circa 690mila euro, condizioni poste: uso per scopi scolastici per almeno venti anni, conservazione del nome storico "Maria SS di Bisaccia", rispetto del contratto di comodato di uso gratuito per l'associazione che lo gestisce fino al 2030.
La donazione ha superato il vaglio del Consiglio comunale, dove è stata accettata il 30 aprile e dove in altre condizioni si sarebbe rischiato un conflitto sulla laicità dell'ente.
Un Comune immobiliarista e confessionale? A parlare dell'argomento in Consiglio è stato Claudio Spinozzi. L'assessore ha sottolineato il valore storico e affettivo dell'asilo delle suore e spiegato che la donazione arriva dopo "l'impossibilità strutturale per la parrocchia di portare avanti questo servizio". Da qui il confronto con il Comune e infine il passaggio di mano immobiliare. Infine: "Per non disperdere tutto questo patrimonio legato alla nostra tradizione cristiana (…), non tradizione, perché tradizione sembra quasi... il nostro essere cristiani, quindi per non perdere lo spirito di servizio che le suore ci hanno donato (…) abbiamo ritenuto di accettare questa donazione".
La frase "il nostro essere cristiani" evidenziata e arrivata a mo di correzione dopo aver accennato a una tradizione cristiana, come un voler rimarcare il valore religioso, l'essere cristiani (che è cosa squisitamente personale e non istituzionale). In minoranza non c'era nessuno, impossibile dire se, ci fosse stato qualcuno, si sarebbe ascoltato un richiamo alla laicità dello Stato e quindi del Comune.
Nel frattempo il Comune accresce il proprio patrimonio immobiliare, già consistente e difficile da gestire (si pensi ai vari ruderi come palazzo Valerio, ex mattatoio, scheletro della scuola in via Gramsci ecc.).
Un Comune che farà concorrenza all'asilo "Maria Ss di Bisaccia"? Come da condizione imposta dalla parrocchia, il comodato d'uso gratuito alla cooperativa è garantito almeno fino al 2030. Le maestre non dovranno pagare nulla al Comune, ma quest'ultimo sta realizzando un asilo nido in viale Europa, con il recupero del rudere del terminal bus e, se andrà a buon fine la richiesta di finanziamento, costruendo accanto una parte completamente nuova. Detto altrimenti, il Comune oggi continua a non chiedere un affitto a chi gestisce l'ex asilo delle suore, perché così nelle condizioni di donazione, ma domani farà concorrenza con una sua struttura. In un paese dove, a detta anche della stessa amministrazione almeno fino al 2022, l'offerta del servizio nido è già sufficiente.
Si vedrà , anche perché sia la sindaca Simona Contucci sia l'assessore Nicola Marraffino ripetono a ogni occasione utile che solo per cinque anni ci sarà il vincolo di usare come asilo nido il rudere del terminal. Poi ci si potrà fare altro. Un concetto evidenziato talmente tante volte che è spontaneo pensare già ritengano che come nido non funzionerà .
Resta il fatto che il Comune con una mano dà il comodato gratuito alle maestre dell'ex parrocchiale (perché così sancito dagli accordi), mentre con l'altra costruisce una struttura che farà concorrenza alle stesse. Diranno che faranno concorrenza solo per i cinque anni di vincolo sancito dal finanziamento Pnrr per il nido al terminal di viale Europa?