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Dal debito alla richiesta di risarcimento al Comune per due milioni di euro: singolare vicenda ventennale

Il municipio chiamato in giudizio presso il Tribunale di Salerno. Un contenzioso iniziato nel 2003 e non ancora risolto.

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MONTENERO DI BISACCIA. Dovesse finire come nei desiderata di chi ha chiamato in Tribunale il Comune, si tradurrebbe in un esborso che supera largamente tutte le opere pubbliche fatte finora dall'ente. Due milioni di euro, a tanto ammonta la richiesta di risarcimento di un cittadino, per una causa che si terrà presso il Tribunale di Salerno. E che riguarda una vicenda che ha superato il ventennale. Un vecchio credito del Comune, versioni discordanti fra i due attori, due cause nei Tribunali molisani, infine, dopo parecchi anni, la mancata stipula di un contratto per le pregiudiziali conseguenti al contenzioso. Da qui la maxi richiesta.
Gli atti ufficiali. La delibera di giunta comunale porta il numero 6 ed è stata emessa il 21 gennaio 2025, ma riguarda una vicenda iniziata nel 2003. In sintesi in Comune è arrivata una citazione in giudizio presso il Tribunale di Salerno da parte di V. P. (solo le iniziali anche nella delibera), con la richiesta di risarcimento danni per due milioni di euro. E di più, su cosa sia successo, non si può ricavare dalla delibera di giunta, il cui principale compito è di affidare un incarico legale per resistere in giudizio. In soldoni, non pagare quei due milioni di euro, più spese. Al Comune di Montenero, come si evince dalla successiva determina, la causa costerà 35mila euro, dei quali poco meno di undicimila già pagati come anticipo all'avvocato.
La ricostruzione dei fatti attraverso la nostra inchiesta. Dopo gli atti ufficiali non resta che indagare in altra maniera ed ecco il risultato. Il contenzioso inizia nei primi anni Duemila ed è nel novembre 2003 che arriva la prima sentenza, del Tribunale di Larino, che condanna V.P. al pagamento di oltre centomila euro in favore del Comune di Montenero di Bisaccia. Tesi confermata in appello nel 2007, mentre è soltanto nel 2012 che diventa esecutiva. 
Il Comune incarica un legale per recuperare le somme dovute con pignoramento di immobili, ma prima che succeda questo arriva l'accordo con il debitore, vale a dire un piano di rientro tramite il pagamento di tremila euro al mese. Questo nel 2015.
Passano altri sei anni e il debito non è stato onorato, per questo il Comune nel 2021 incarica un legale per recuperare quanto dovuto. Qui le tesi fra municipio e V. P. divergono, come vedremo fra poco. Nel frattempo si arriva a novembre 2024, quando V. P. passa al contrattacco ed è lui a chiedere un maxi risarcimento danni. A inizio 2025 il Comune incarica un suo legale e di fatto si avvia (l'ennesima) causa con V. P.
La richiesta di due milioni di euro al Comune parte dal presupposto che per colpa dell'ente sia stato stracciato un contratto di pari importo. In sintesi, una marcia indietro da parte del committente dopo aver scoperto che chi doveva eseguire un'opera in project financing aveva questo conto in sospeso con il (presumibilmente lontano) Comune di Montenero di Bisaccia. Perché le tesi, come accennato, divergono sul modo di onorare il debito.
Il Comune avrebbe in sostanza ignorato le polizze fideiussorie in suo possesso, a garanzia del piano di pagamento, e anziché incamerarle le avrebbe fatte decadere, per poi agire in via giudiziale. Polizze che V. P. avrebbe pagato proprio per evitare che si aggredisse il suo patrimonio personale e, inoltre, scongiurare l'inserimento di pregiudiziali nelle banche dati. Una cattiva nomea, in pratica.
La tesi sarebbe pertanto che se anche non avesse pagato le rate del debito, il Comune avrebbe potuto rifarsi con le polizze date in garanzia e riscuotere il credito. 
Infine l'effetto collaterale della mancata concessione di una polizza fideiussoria nel 2018, a V. P., da parte di una nota compagnia assicurativa. Il motivo sarebbe da ricercare proprio nella pregiudiziale in favore del Comune di Montenero. Ma il rifiuto della polizza, quindi della garanzia, avrebbe comportato la perdita di un contratto da due milioni di euro con un cliente.
Queste le due versioni nel 2025, ventidue anni e mezzo dopo l'inizio. Si vedrà l'esito giudiziario, certo è considerevole l'importo, che supera tutti i recenti finanziamenti Pnrr e anche tutte le opere pubbliche precedenti, almeno quelle curate direttamente dal Comune.

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