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Cambi di nome delle scuole di Montenero e Mafalda: visite eccellenti in arrivo e anche polemiche per l'invito a casa Savoia

A fine marzo l'intitolazione a Sammy Basso dell'Omnicomprensivo, mentre a Mafalda anche l'edificio sarà dedicato alla principessa della casa reale

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA - MAFALDA. Tempo di visite eccellenti presso l'Omnicomprensivo di Montenero, che comprende anche Mafalda. E difatti ambedue le scuole dei due paesi sono interessate da importanti novità.
La prima è l'intitolazione dell'Omnicomprensivo Montenero a Sammy Basso, morto il 5 ottobre 2024 a ventinove anni e affetto da progeria. "Con dedizione e impegno ha contribuito in maniera determinante a promuovere la cultura dell’inclusione, del rispetto e della consapevolezza sulle malattie rare", questa la motivazione formulata dal collegio dei docenti per intitolare l'Istituto. Domanda inoltrata a giunta comunale e prefettura. L'iter deve evidentemente essere andato a buon fine, in tempi anche veloci, poiché secondo quanto trapelato la cerimonia di ufficializzazione è prevista per fine marzo. E sono sempre le indiscrezioni a parlare di visite eccellenti per l'occasione, addirittura si vocifera di personalità ministeriali.
Questo per quanto riguarda l'Omnicomprensivo nel suo complesso, che include tutte le scuole di ogni grado di Montenero e Mafalda. Ma in quest'ultima realtà è prevista un'ulteriore intitolazione e precisamente del plesso scolastico, Primaria e Secondaria di primo grado, a Mafalda di Savoia. Per il momento sono indiscrezioni, ma pare che si voglia dare all'edificio scolastico (che è del Comune) lo stesso nome che il paese nel 1903 tributò all'ultima arrivata nella casa reale. Prima il paese si chiamava Ripalta, nome ancora oggi usato comunemente dai residenti, nonostante sia passato oltre un secolo. Pare che a spingere al cambio fu un volersi far ben volere dai Savoia e ottenere qualche beneficio economico, che poi difatti arrivò.
Anche in questo caso si parla di visite eccellenti per la cerimonia ufficiale, benché non si conosca ancora una data. Si vocifera che siano stati invitati gli eredi della casa regnante e in paese c'è ottimismo al riguardo. Si vedrà, ciò che è certo è il riaccendersi di polemiche che si ripetono ogni volta che a Mafalda si nomina casa Savoia, almeno dal 2003, da quando cioè è stato festeggiato il centenario del cambio di denominazione. Allora come oggi, con qualche interruzione, a capo del municipio Egidio Riccioni.
Negli anni passati sono stati intessuti persino rapporti diretti con casa Savoia, ben prima che potessero tornare in Italia i suoi componenti. Memorabile la visita ufficiale a Montpellier di amministratori comunali e vigili urbani (c'erano ancora a Mafalda) con labaro e grandi uniformi. E via le polemiche, specie dagli ambienti di sinistra allora ancora presenti, per l'eccessivo ammiccare agli eredi di chi a suo tempo permise la dittatura fascista. Dal canto suo il sindaco Riccioni, pur ostentando a ogni occasione una certa simpatia per casa Savoia, nega di essere monarchico. Lo ha fatto anche in una recente conferenza, rivendicando le sue origini che affondano nel Partito repubblicano italiano dei primi anni Ottanta. Eppure un'innegabile liaison con gli ex regnanti c'è e l'intitolazione della scuola alla principessa morta in un campo di concentramento nel 1944, ma soprattutto il proposito di far arrivare qualcuno dei suoi pronipoti, ne sono la conferma. Le polemiche sono assicurate.

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