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Pietro De Risio sotto i riflettori della Uefa

Nella giornata della disabilità la Uefa celebra il giovane portiere

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MONTENERO DI BISACCIA. “Il mio sogno è di entrare nella nazionale di calcio amputati e disputare i mondiali”. Lui è Pietro De Risio, 9 anni, che ha fatto della sua diversità un’unicità. Nella giornata di ieri dedicata alla disabilità una sua foto pubblicata dalla Uefa sui profili social sta facendo il giro del mondo. Pioggia di likes e commenti, ma Pietro è emozionato a vedere la sua foto a pochi post di distanza da quelli dedicati a Maradona e Ronaldo. Pietro ama il calcio, una passione tramandata da papà Fabio allenatore dei record a Montenero. Sulle spalle indossa la maglietta con il numero 1, nel ruolo di portiere si diverte, nei suoi tuffi e nelle sue parate difende con orgoglio la sua porta. Pietro ha sposato il progetto della Scuola Calcio Fipes che mette il talento di questi ragazzini in campo, attraverso dei raduni collegiali nazionali, coordinati dallo staff tecnico federale. L’obiettivo della scuola è promuovere il valore educativo e culturale della pratica sportiva per giovani con disabilità. La Scuola Calcio Fipes è rivolta a giovani con amputazione e cerebrolesione, è un’opportunità di crescita, condivisa tra atleti, tecnici, società e staff nazionale, finalizzata su obiettivi, metodologie e contenuti, che pongono al centro l’età e i bisogni dei piccoli atleti. Pietro nel luglio 2019 a Walldorf in Germania ha preso parte al raduno di tutti i portieri del mondo in un evento organizzato dell’Eaff (European Amputee Football Federation). Sarebbe bello un giorno ospitare la scuola calcio Fipes all’interno di un raduno nazionale allo stadio Vincenzo De Santis. Complimenti a Pietro ed alla sua famiglia.

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