MONTENERO DI BISACCIA. Qualcosa di simile ventidue anni fa scatenò una bagarre che per poco non finì dai Carabinieri, oggi è stato tutto più tranquillo. Fin troppo. Una riunione all'insegna degli atti dovuti oggi pomeriggio, per quello che non si sa ancora se sarà l'ultimo Consiglio comunale del 2024. È iniziato con tre quarti d'ora di ritardo e alle 15:00 erano presenti in orario solo due elementi di maggioranza, Antonio Potalivo e Loredana Dragani. Gli altri arrivati alla spicciolata, togliendo così il dubbio a chi già faceva la maggioranza intenta ad analizzare gli ultimi dettagli da discutere in una riunione dell'ultimo minuto. No, sono arrivati uno alla volta, ultima Fiorenza Del Borrello, alle 15:45. A parte i sette di maggioranza, erano presenti solo Tania Travaglini e Andrea Cardinali, in veste di ex; assenti tutti e quattro i consiglieri di minoranza.
Nessuna protesta per il consistente (ma insolito) ritardo. Non andò così tempo fa, perché quanto accaduto oggi fa tornare in mente un episodio di molti anni fa. Ma gli animi, quella volta, si scaldarono eccome.
Il 31 luglio 2002 era mercoledì e il Consiglio comunale era convocato per le ore 20:00. Non c'era infatti l'abitudine contucciana di convocarli preferibilmente di mattina o, con qualche mal di pancia, di primo pomeriggio e solo per indisponibilità del segretario comunale. Alle 20:15 fu Teresio Di Pietro, dalla minoranza, a dar fuoco alle polveri: "segretario la invito a fare l'appello". Lo disse dapprima calmo, poi gridò. Mancavano alcuni consiglieri di maggioranza, fra questi anche il sindaco Giuseppe D'Ascenzo, e la seduta ancora non iniziava. Il segretario comunale replicò di non procedere con l'appello in assenza del sindaco, che allora era anche presidente del Consiglio comunale. Dall'altra parte intuirono la difficoltà , oltre che l'assenza del numero legale, e si alzarono tutti e cinque (tanti erano in minoranza all'epoca) e uscirono di corsa.
Lì fuori li vide anche il sindaco D'Ascenzo scendere verso via Valentina, "noi andiamo in caserma!" dissero. Ed effettivamente la direzione della stazione dei Carabinieri era da quella parte nel 2002.
D'Ascenzo dopo qualche minuto perse un po' del suo tipico aplomb, ma furono altri della sua maggioranza a mediare con i cinque di minoranza. Questi ultimi si accontentarono di aver messo in difficoltà gli avversari e non andarono più dai Carabinieri. Nel frattempo il Consiglio comunale era rinviato al lunedì successivo e fu approvata l'illuminazione alla Marina, ancora assente, e la riunione fu di nuovo concitata.
Tornando al 2024, a oggi, ci fosse stata la minoranza avrebbe potuto incalzare eccome la maggioranza per il ritardo, quarantacinque minuti contro i venti del 2002, ma erano tutti assenti. Dal canto loro lamentano che le assise sono convocate senza tener in nessun conto le loro esigenze lavorative.
Quanto agli argomenti discussi, li ha esposti tutti l'assessore al Bilancio Claudio Spinozzi. Le aliquote Imu non sono aumentate e forse è l'unica notizia da riportare, oltre al fatto che Andrea Cardinali e Tania Travaglini si sono astenuti in tutte e quattro le votazioni. Non votano più con la loro ex maggioranza, è evidente già da un po', ma stavolta Spinozzi non ha ripreso l'argomento di qualche giorno fa: perché non lasciano anche formalmente il gruppo di maggioranza?
Una seduta apparsa come un atto non solo dovuto, ma anche annoiato e ritardato. Chi intento a maneggiare lo smartphone, chi a sfogliare le carte, solo Spinozzi a parlare per elencare voci di bilancio a mo' di ragioniere.