MAFALDA. Libero mercato contro protezionismo alla paesana, ma il popolo non ci sta e costringe l'amministrazione comunale a fare un mezzo passo indietro. Una vicenda curiosa quella che sta tenendo banco da alcuni giorni nel piccolo centro bassomolisano. Argomento del contendere il diritto di un venditore ambulante ad esercitare la sua attività e, a dargli manforte, una serie di clienti del posto. Negli ultimi tempi pare si stia cercando di rendergli la vita difficile, la faccenda discussa perfino dalla maggioranza in Comune e, questo forse l'elemento più interessante, la gente rumoreggia eccome.
Il venditore frequenta Mafalda da anni, dove passa due volte a settimana col camioncino, ed è conosciuto. Da un po' sembra che sia finito nel mirino di concorrenti locali e che abbia ricevuto più di un'attenzione. In sintesi un regolamento che nemmeno è pubblicato sul sito del Comune di Mafalda, pertanto è ragionevole supporre che ci si rifaccia a una normativa nazionale, per lui sembra essere diventato una mannaia. Pare gli sia state applicate restrizioni di orario e giorni per poter vendere, oltre che la richiesta di non si sa quanti documenti da portare con sé e mostrare quando richiesti dalle forze dell'ordine.
Risultato: negli ultimi giorni si è visto poco a Mafalda, pare abbia confidato con rammarico di stare pensando di non venirci più. Immediata la protesta dei cittadini, al punto che in Comune nei giorni scorsi c'è stato anche un vertice di maggioranza per discutere e trovare una soluzione alla mafaldese: decidere in che giorni può vendere. Fa niente che quel regolamento comunale sul commercio non c'è, o non è reperibile sul sito del Comune, per poter verificare.
Si narra che un amministratore comunale, passando in macchina, abbia sentito provenire da un gruppetto di persone: "dittatori!". Fosse così il sapore è un po' di vendetta storica. Anni fa le proteste vivaci contro un big del passato, Nicola Valentini, per l'ipotizzata e poi non fatta centrale elettrica a biomasse. Protesta di cui beneficiò Egidio Riccioni, attuale sindaco e veterano della politica locale, che adesso si vede rivoltata contro quella stessa popolazione.
Proteste che, vale la pena di sottolineare per questo come per qualsiasi altro argomento, non sembrano poter arrivare dai due gruppi di minoranza consiliare, chiusi in un Aventino alla mafaldese sin dall'indomani delle elezioni comunali di giugno. Non hanno partecipato a nessuno dei quattro Consigli comunali tenutisi finora, si vedrà per quello di fine anno.
Per la cronaca: l'amministrazione comunale di Mafalda si rifà al centrodestra, che fa del libero mercato un proprio comandamento.