MONTENERO DI BISACCIA. Chi la fa l'aspetti: il Comune chiede a chi non ha pagato le bollette di onorare i debiti, ma chi deve riscuotere dall'ente le fatture per la corrente fa altrettanto. Può apparire come una nemesi istituzionale, anche se bisognerà aspettare che la vicenda giudiziaria finisca e, per il momento, deve ancora approdare al secondo grado.
Il contenzioso riguarda la società Hera Comm spa e il Comune di Montenero di Bisaccia. Con l'azienda che ha fornito metano e corrente alle varie utenze intestate al municipio si è arrivati in Tribunale, sebbene indirettamente attraverso una società cui è stato ceduto il credito. Una causa che ha visto vincere la ditta con sede a Imola e che condanna il Comune a sborsare 54.795,28 euro, cui vanno aggiunti interessi e spese legali.
L'amministrazione comunale non ci sta e per questo ha già avviato le procedure per ricorrere in appello. Spetterà ai giudici di secondo grado, in sostanza, stabilire se l'ente municipale è un cattivo pagatore, come quelli che insegue per riscuotere acqua e altri tributi (anche se a volte i morosi lo sono perché non hanno ricevuto la bolletta, come si accennerà fra qualche riga).
In realtà i rapporti fra Hera Comm e Comune già da un po' erano diventati difficili. Il fornitore di energia elettrica e metano è stato cambiato in estate, adesso è Iren, ma il passaggio non è stato indolore. E non solo per la causa in corso. Nel 2023 praticamente ogni mese è arrivato un sollecito di pagamento per le diverse fatture. Significa che i rapporti erano già tesi e, d'altronde, la causa era già iniziata l'anno precedente.
Nella parte di 2024 in cui l'azienda è stata ancora fornitrice le cose non sono andate meglio: i solleciti sono arrivati a gennaio, febbraio, marzo e aprile. Poi in tutta evidenza c'è stato il cambio, ma va notato come nel sollecito di marzo la Hera abbia intimato non solo di pagare le fatture insolute, ma anche dato un preavviso di chiusura della fornitura. In termini più pratici: staccare la luce e far rimanere al buio, al freddo e al gelo municipio, scuole ecc.
Non è accaduto, le bollette sono state evidentemente pagate, sebbene in ritardo. E nel frattempo c'è da attendere l'esito in appello del procedimento giudiziario.
Ma è altrettanto evidente che il Comune, almeno agli occhi dell'azienda, non sia un cliente da consigliare. E succede proprio mentre l'ente municipio mette in atto la riscossione forzata di bollette arretrate dell'acqua, di multe non pagate, Imu ecc. In sintesi, da un lato fa la faccia dura con chi gli è debitore, dall'altro riceve un trattamento simile da chi a sua volta ne è creditore. Nemesi istituzionale.
Quanto alle bollette dell'acqua non pagate nelle annualità 2021 e 2022 (solo primo semestre), sta però emergendo in questi giorni che spesso non c'è stata cattiva volontà , bensì le fatture non sono arrivate. Nell'ordine di centinaia. Prova ne siano stabili interi in cui tutte le famiglie si sono viste recapitare la raccomandata di colore verde con l'ingiunzione. E il conseguente aumento di spesa per la riscossione coatta, che in caso di abitazioni disabitate quasi supera l'importo effettivo della fattura. Colpa delle Poste? Difficoltà di inviare la fattura via mail a chi lo desiderasse?
Chissà , nel frattempo i cittadini tacciati di essere cattivi pagatori si prendono una sorta di rivincita.