MONTENERO DI BISACCIA. Quelle arrivate dopo sì, l'esistente no: resta senza nome l'ultimo tratto di strada del centro urbano in direzione nord-est. Ne consegue che anche dopo la recente revisione della toponomastica cittadina, da parte della giunta comunale, la zona rimarrà da un lato contrada Valle campanile, dall'altra Fosso melanico. In mezzo la Statale 157 nel suo ultimo tratto urbano.
La zona in questione si trova vicino allo stadio comunale "Vincenzo De Santis", anzi la struttura sportiva è la prima a portare come indirizzo contrada Valle campanile, perché appena prima, e si tratta di un'azienda artigiana, c'è l'ultimo civico di via Alcide De Gasperi. Già la via dedicata allo statista che fece rinascere l'Italia nel dopoguerra, cattolicissimo ma laico nella conduzione dello Stato al punto da litigare col Papa nonostante un rapporto strettissimo. Colui che Antonio Polito ne "Il costruttore" (Mondadori, 2024) ha definito "un uomo di governo così diverso dai muscolari e bulleschi personaggi che siamo abituati a vedere ogni giorno in tv". Colui che intuì che il posto dell'Italia era nell'Occidente e non sotto i baffi di Stalin.
Ebbene, la via a lui dedicata a metà anni Settanta, all'epoca di aperta campagna, pare non proseguirà oltre, nonostante vi siano abitazioni, da anni, fino al cartello che indica la fine del centro urbano.
Perché alcuni giorni fa sono state denominate alcune nuove strade interne, lì vicino, in mezzo a case fatte da meno di quindici anni dove prima c'era terra coltivata. Il centro urbano si è esteso, questa l'evidenza, andavano dati dei nomi a quelle vie, altrimenti denominate contrada Valle campanile.
Ma da questo rinnovo della toponomastica è rimasta esclusa la via principale, vale a dire quella che coincide con la Statale 157 (ex Sp 163). Sono rimaste escluse le case che c'erano da prima ancora.
Detto in maniera più semplice, via De Gasperi parte dalla rotatoria del Bivio e continua fino a un metro prima dello stadio. Da quel punto, procedendo in direzione mare, le case sulla sinistra si trovano in contrada Valle campanile, quelle sulla destra Fosso melanico.
Non appena diffusa la notizia che avevano dato un nome alle vie lì accanto, qualche residente è andato in municipio a chiedere lumi. Gli sarebbe stato detto che non c'è intenzione di prolungare via De Gasperi, il loro indirizzo resta legato alle due contrade di cui sopra. L'ultima parte dell'abitato resta senza via.
Negli anni Settanta via De Gasperi comparve insieme ad altre due arterie cittadine nell'allora zona di espansione, che era di fatto campagna. Oltre che allo statista trentino, democristiano che di più non si poteva, furono intitolate vie ad Antonio Gramsci (comunista) e Filippo Turati (socialista). Furono così fatti contenti tutti, anche se era evidente ai democristiani al potere che quella intitolata a De Gasperi era destinata a diventare la via più importante delle tre. Difatti negli anni è l'unica che si è allungata, oltre a correre su una delle principali vie di accesso e uscita dal paese. E, sia concesso, la meritava tutta la via più importante.
Per qualche motivo oggi è difficile allungarla di cinquecento metri scarsi, il che forse stride con quanto riuscì a chi è intitolata, l'algido ma più lungimirante di sempre politico italiano del dopoguerra.
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