MONTENERO DI BISACCIA. Ciò che a pochi chilometri di distanza, per esempio a San Salvo, è stato un nubifragio qui si è rivelato semplice pioggia, sostenuta quanto breve. Eppure appena cessata la precipitazione, si è cominciato a sentire in tutto il centro il tipico odore/puzza del coriandolo, vale a dire qualcosa di pungente e molto vicino a ciò che emana la cimice verde (nezara viridula) quando è in pericolo o schiacciata. Evidentemente la pioggia deve averne “stuzzicato” i fiori, da qui il “profumo” che invade da almeno un'ora gran parte dell'abitato, se non tutto.
Il coriandolo, o prezzemolo cinese, è una coltura recente nel territorio bassomolisano e montenerese, praticamente sconosciuta fino a pochi anni fa. Per altro si tratta di una spezia poco usata in loco e fra i motivi che spingono gli agricoltori alla semina, oltre che la redditività, il fatto che non sia attaccata dai cinghiali. Ha tuttavia un inconveniente: nel periodo di fioritura emana lo sgradevole odore che assomiglia a quello della cimice verde. E quando piove, questa l'evidenza di oggi pomeriggio, detto odore si sente ancora di più.
Ma a cosa è dovuto? A spiegarlo è la chimica, poiché la molecola responsabile della puzza è il decenale, un'aldeide presente sia nel composto rilasciato dalla cimice verde sia nel coriandolo fresco. Svelato l'arcano, nezara viridula e pianta fresca, figurarsi quanto possa esserlo in questo momento di fioritura, hanno un elemento chimico identico.
Nelle foto una piantagione di coriandolo in primo piano con sullo sfondo Montenero di Bisaccia; particolare ravvicinato della coltivazione; cimice verde