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Lu vizje è brutt a luà: la commedia di Sipario Bisaccia sulle dipendenze da gioco

La rappresentazione in apertura di un convegno con la partecipazione della dottoressa Di Sabato del SerD di Termoli

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Un incontro sulle dipendenze con un format insolito e che, perché no, potrebbe diventare un esempio da seguire. L'informazione e la sensibilizzazione verso temi fin troppo importanti diffuse anche attraverso l'intrattenimento. Sposare la (apparente) leggerezza di una rappresentazione teatrale con la trattazione scientifica. Questa, in sintesi, l'iniziativa del SerD di Termoli in collaborazione con Sipario Bisaccia.
È in programma per venerdì 14 aprile, presso il teatrino parrocchiale di san Matteo, il convegno dal titolo "Gioco d'azzardo: commedie e drammi di vita quotidiana". Appunto, vita quotidiana, perché ad aprire la manifestazione sarà una rappresentazione teatrale, drammatica e ironica al tempo stesso: Lu vizje è brutt a luà (è difficile liberarsi da un vizio). Sceneggiatura e messa in scena ad opera della rodata compagnia teatrale montenerese Sipario Bisaccia, con all'attivo svariate commedie in dialetto. Stavolta, come tante altre, il tema è abbastanza impegnato.
La trama ruota come prevedibile intorno alle diverse dipendenze da gioco, non solo quello d'azzardo, ma anche i grattini e le macchinette. Tra il serio e il faceto Sipario Bisaccia ha messo su una commedia che al tratto divertente unisce il messaggio che fa da filo conduttore anche nel successivo dibattito: il gioco è uno dei peggiori vizi. Dieci i personaggi che danno vita all'atto unico di "Lu vizje è brutt a luà", diverse le età e, attenzione, di ambedue i generi: perché a differenza di quanto si possa pensare, la dipendenza da gioco non è solo maschile. Anzi. La trama è stata messa su come in altre occasioni da Leo Benedetto e Marlyn Irace, che svolgono anche il ruolo di attori. Dopo una prima parte più "leggera", con la recitazione tra i vari attori che evidenziano la facilità con cui si cade nella dipendenza da gioco, la sceneggiatura cambia registro per mandare in scena l'ultima, sorprendente parte: un dialogo a due, un adulto e un giovane. Per saperne di più sarà il caso di non perdere né la rappresentazione teatrale né il successivo dibattito.
Nel quale a parlare dell'aspetto più prettamente scientifico sarà la dottoressa Paola Di Sabato, psicoterapeuta del Servizio per le dipendenze di Termoli.
Il convegno è organizzato con la collaborazione anche dell'amministrazione comunale, oltre che dell'Asrem di Termoli e di Sipario Bisaccia. L'appuntamento è per venerdì 14 aprile, alle 16:30, nel teatrino parrocchiale sotto la chiesa di san Matteo.

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