MONTENERO DI BISACCIA. Sette grandi settori sui cui intervenire, dal turismo alla viabilità , passando per scuola, sanità e altro. È stato appena pubblicato il Documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2023-2025. Un compendio di cosa intende fare l'amministrazione da qui alla fine del mandato, approvato dalla giunta comunale ieri mattina.
Nel corso delle settanta pagine si spazia nei più diversi argomenti, qualche volta forse col rischio di mettere in naso dove i liberali ritengono non dovrebbe intromettersi la pubblica amministrazione. Ne consegue che nessun tema è trascurato, così come è dedicata attenzione a ogni parte dell'ampio territorio montenerese, che spazia dalla media collina alla spiaggia. Non mancano cenni alle sempiterne telecamere, ma almeno è stato risparmiato il discorso recinti e lucchetti, tanto caro all'attuale amministrazione comunale.
Da sottolineare, prima di riassumere per sommi capi i vari capitoli, la prudenza che aleggia su tutto il documento. La parte relativa alle opere pubbliche, ciò che è più costoso e difficile, vede un elenco di intenti, ma nulla di faraonico, per una volta.
Di seguito un riassunto dei vari temi trattati dal Dup 2023-2025.
Infrastrutture e opere pubbliche. La realizzazione di una nuova condotta idrica principale, con un finanziamento già ottenuto dalla precedente amministrazione, dovrebbe essere cosa fatta, mentre per la Marina è più complicato. Qui si dovrebbe completare l'allaccio alla conduttura del Molisano centrale, opera infinita, e così svincolare la costa montenerese dalla dipendenza dalla rete che serve anche San Salvo e Vasto, collegata al depuratore. Interventi auspicati poi per le strade, sia comunali sia provinciali, inoltre prevista una "passeggiata naturalistica" in via Turati, dove si vorrebbe intervenire anche sulle fogne. Marciapiedi nuovi anche tra viale Europa e la zona Grotte, in via Argentieri e alla Marina.
Per gli impianti sportivi l'idea è di dare nuova vita ai campetti da tennis. Se sarà riaperta l'area verde antistante, oggi chiusa col classico lucchetto, non è scritto. Vi sono poi altri vari interventi di riqualificazione: parco viale Europa, piazza san Paolo e dintorni. Poi pista ciclabile alla Marina, oltre che completare il lungomare. Infine, come ogni amministrazione comunale che si rispetti, compare la volontà di rivedere tutto il Piano regolatore. Nei decenni è riuscito a pochi, pochissimi, la giunta di Simona Contucci almeno parla solo di "avviare un percorso di riesame". Si è detto che il Dup è permeato da certa prudenza.
Per gli edifici scolastici resta in piedi l'ipotesi di farne uno nuovo, che ospiti Elementari e Medie. Anche qui, perso il finanziamento Pnrr l'anno scorso, l'intento è "porre le basi per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico". Prudenza, di nuovo, o per le solite malelingue consapevolezza che non si arriverà nemmeno a ipotizzare uno schizzo. Il capitolo dedicato alle infrastrutture si chiude con i propositi di riqualificare casa Valerio in piazza e via Garibaldi poco sotto (finanziata finora solo la progettazione, occorreranno i fondi per i lavori) e il completamento dei lavori già avviati al cimitero.
Ambiente, manutenzione e territorio. L'incipit è contro gli sporcaccioni, quanti abbandonano i rifiuti dove non si deve, contro i quali si promette la linea dura. Da qui, probabilmente, il proposito fissato in alto di favorire una cultura ambientale (sarebbe la carota, le multe per gli sporcaccioni il bastone), attraverso convegni e altre attività . L'amministrazione comunale intende poi migliorare la raccolta differenziata, piantare alberi, intervenire sul dissesto idrogeologico, provare a risolvere l'annoso problema del depuratore alla Marina (che serve anche Vasto e San Salvo, ma pare che la puzza di soffermi al solo litorale montenerese). Inoltre manutenzione arenile (ripascimento con la sabbia ecc.), piano spiaggia, lotta al randagismo canino. Infine la videosorveglianza, da implementare. Poteva mancare?
Politiche sociali, sport e volontariato. Sostegno alle famiglie in difficoltà , servizi agli anziani e invalidi, ma anche ascolto dei giovani. Poi collaborazione e aiuto alle associazioni di volontariato, implementazione dei servizi del poliambulatorio, defibrillatori, istituzione della guardia medica alla Marina.
Scuola e cultura. In questi campi l'amministrazione comunale intende proseguire nella collaborazione con l'istituzione scolastica presente; inoltre si ipotizzano corsi di pittura, concorsi di canto per i giovani, eventualmente da far esibire nelle feste patronali (ma il placet del Comitato feste c'è già ?). Vi è poi l'intento di istituire un premio letterario o un festival culturale delle arti.
Turismo e impresa. Cartellonistica, promozione e tutto ciò che può incentivare le presenze turistiche in loco e quindi anche "sostegno all'imprenditoria". Riguardo alla bandiera blu, non citata ma sottintesa con "vessilli nazionali e internazionali", la giunta Contucci chiarisce che sarà "valutata l'opportunità di avviare o meno simili procedure". In altre parole, se si rischia di "perdere di vista i veri obiettivi" (ambiente, natura, ecosistema ecc.), meglio non pensarci nemmeno alla bandiera blu (per altro mai ottenuta da Montenero).
Agricoltura. Collaborando con l'Università del Molise e con le associazioni di categoria, l'amministrazione comunale intende dire la propria anche nel settore primario. Perciò favorire: agricoltura sostenibile, valorizzazione delle eccellenze, produzione e ricerca, biodiversità ecc.
A chiudere il Documento unico di programmazione 2023-2025 è la parte dedicata alla pubblica amministrazione e al cittadino: comunicazione, servizi, aree wi-fi e altro i propositi descritti.
Questo per sommi capi il programma dell'amministrazione comunale al giro di boa di metà mandato. Un documento che, assieme al Programma triennale delle opere pubbliche, è spesso definito libro dei sogni dai detrattori. In quello appena varato mancano opere faraoniche e dai connotati talvolta ridicoli, basti pensare al palaghiaccio alla Marina, pensato (e ovviamente mai fatto) tredici anni fa.
Ai posteri l'arduo compito di stabilire se la mancanza di grandi progetti significhi poca ambizione, consapevolezza di non riuscire a fare di più o semplice realismo.