Lettera aperta al dott. Toma Presidente della Regione Molise
a seguito di quanto divulgato in questi giorni dai servizi d’informazione per quanto riguarda i pagamenti delle prestazioni sanitarie eseguite presso strutture accreditate, in qualità di cittadino, mi sento di fare una semplice considerazione: quando si danno delle concessioni, penso che vengano stabiliti dei parametri oltre i quali non si dovrebbe andare al fine di salvaguardare chi per vari motivi; e tra questi il principale è quello di non riuscire a trovare nella SSR una data appropriata alle sue esigenze inoltre, perché (qui gradirei risposta) quando ci si rivolge a strutture accreditate oppure a strutture fuori regione si trova disponibilità alle proprie esigenze?. Un principio potrei anche capirlo e potrebbe essere quello di incrementare il loro introito però, per fare questo hanno il personale necessario per soddisfare il servizio… perché non succede da noi?
Ora, se si verificano delle discordanze, significa che qualcosa non funziona. Anni addietro, quanto per le solite lungaggini delle liste di attese che si riscontravano e si riscontrano a tutt’oggi nel Servizio Sanitario Regionale (mi permetto di dire che ad oggi anche con la sua gestione nulla è migliorato anzi…) mi rivolgevo a strutture accreditate per esami inderogabili in special modo nei mesi di novembre – dicembre, mi sentivo dire che era finito il badge, quindi dovevo trovare altre alternative (a pagamento che poi, spesso medici del SSN non accoglievo (penso giustamento) non veniva (questo ancora oggi) accolto di buon grado quindi, se oggi a dicembre, circolano voci che la Regione Molise non paga e quindi chi ha usufruito o sta per usufruire una prestazione programmata presso struttura accreditata rischia di vedersela annullata oppure costretta al pagamento della prestazione penso sia cosa che non renda onore né a lei né alla regione che governa.
Distinti saluti
Carmine Benedetto