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Marcello, Lorenzo, Luca e Andrea. Quattro monteneresi alla 100 km del Passatore

I runner originari di Montenero hanno preso parte all'ultramaratona Firenze - Faenza

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA.  “La 100 chilometri del Passatore” giunta alla 48esima edizione parla anche montenerese. Ben 4 sono stati gli atleti di origini monteneresi che hanno partecipato all’ultra maratona che parte dal Duomo di Firenze e, attraversando gli Appennini, arriva a Faenza. Alcuni di loro vivono fuori regione per motivi di lavoro ma lo sport e la passione per la podistica li ha fatti ritrovare. Marcello Di Stefano, Lorenzo D’Aulerio, Luca D’ortona e Andrea Palma sono i quattro runner che con dedizione e caparbietà hanno partecipato e concluso una delle gare podistiche più impegnative ed importanti della penisola. “Il caldo soffocante a Firenze – ci racconta Marcello Di Stefano - non ci ha dato tregua fino a sera. Un percorso mozzafiato che per diversi chilometri non ti fa togliere gli occhi dalle bellezze architettoniche di Firenze. Salendo verso il passo della Colla, le bellezze paesaggistiche rubano la scena a quelle architettoniche ed il paesaggio cambia radicalmente. Un’organizzazione fantastica, pubblico numeroso e determinante con il proprio sostegno negli ultimi duri chilometri. Grazie a tutti i ragazzi della Podistica Montenero che mi hanno sostenuto in quest’avventura ed in particolar modo a chi mi ha dedicato tempo accompagnandomi in prima persona. A sostegno dell’avventura il presidente della Podistica Montenero Lucio D’Ascenzo, Giuseppe Morrone che ha dato sostegno in bici negli ultimi 50 km e come sempre Michela e Nina”. “Correre 100 chilometri – racconta Lorenzo D’Aulerio - è un Viaggio dentro me stesso. Nella fatica riesco a trovare la forza per mettere apposto ogni tassello della mia vita. Ogni errore è un destino, apre porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse”. “La 100 chilometri del Passatore è una gara che ti consuma e ti distrugge, il bello è riuscire a gestirsi fino all’ultimo metro”.  Cosi Luca D’Ortona commenta la sua decima partecipazione alla 100 chilometri del Passatore. “Che dire – continua Luca - la 100 km per me ormai è un appuntamento che si ripete ogni anno. Non è solo una gara ma un viaggio, un’avventura. Ogni volta non si sa mai quali difficoltà si presenteranno lungo la strada. Il richiamo di questo evento è talmente forte che diverse volte mi sono presentato al nastro di partenza senza la dovuta preparazione ma con la determinazione di portarla a termine”. “La 100 chilometri del Passatore – afferma Andrea Palma - non è solo una gara, ma anche il sorriso dei tanti volontari che ti accudiscono come fossi un loro amico e l’umanità dei proprietari di casa lungo il percorso che mettono a disposizione acqua fresca per bere o bagnarsi alla calura fiorentina. Quest’anno è stato bello incontrare gli amici della Podistica di Montenero, facce familiari che fanno morale, perché in un viaggio così lungo non serve solo alimentarsi di cibo, ma anche di pensieri positivi. A proposito di cose familiari, io in tutte le mie gare mi porto dietro la tenacia di mio nonno Pasquale che per sfuggire ai tedeschi che ripiegavano, ha camminato di notte dal Salento a Montenero; ecco me lo immagino compiaciuto da qualche parte che pensa: ‘E brav a nipotm, pur quast l ha finut’”. 

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