Nella battaglia dell'acqua perdono il primo round i Comuni. Il ricorso contro la Molise acque presentato da molti municipi, fra i quali Montenero di Bisaccia, ha ricevuto il primo parziale diniego dal Tribunale amministrativo regionale. A sancirlo l'ordinanza n. 60, emessa ieri presso la sede di Campobasso del Tar.
Il ricorso mira ad annullare gli aumenti delle tariffe idriche deliberati dalla Molise acque in maniera retroattiva. Questo almeno è quello che ritengono le decine di Comuni che hanno fatto ricorso. In pratica per le annualità 2016-2019 sarebbero stati ritoccati al rialzo prezzi per fatture già riscosse dai Comuni in molti casi. Da qui la causa intentata dalle trentadue amministrazioni comunali contro la Molise acque.
Ieri la doccia fredda per i ricorrenti: il Tar "respinge l’istanza cautelare di sospensione degli effetti del provvedimento impugnato" e fissa l'udienza per l'8 febbraio 2023. Questo perché in attesa dell'annullamento, si chiedeva la sospensione immediata della delibera. Dopo l'ordinanza emessa dal Tar la deduzione è che per adesso si pagano le nuove tariffe, l'anno prossimo si vedrà.
A motivare la decisione dei magistrati la necessità di approfondire la questione, ritenuta molto complessa, da qui la fissazione dell'udienza (ma all'anno prossimo). Mentre la domanda di sospensione della delibera in attesa della sentenza secondo il Tar non è "sorretta dal necessario presupposto del periculum in mora". Detto in altre parole, non vi sarebbe il pericolo di danni causati dal ritardo e questo perché:
"- il pregiudizio paventato dalla ricorrente in relazione alla tariffazione applicata a gestioni pregresse del servizio (2016-2019) si presenta carente di attualità, dal momento che la delibera impugnata ha previsto che i “conguagli correlati al presente schema tariffario (2016-2019) saranno oggetto di successivi calcoli e determinazioni dei competenti uffici della struttura aziendale dell’ARS Molise Acque”, operazioni allo stato ancora non intervenute;
- la stessa deliberazione prevede, inoltre, che i conguagli oggetto di contestazione “dovranno essere recuperati, a seconda dei casi, in un arco temporale non superiore ad anni 10, anche al fine di salvaguardare la sostenibilità sociale delle tariffe applicate all’utenza finale” (cfr. pag. 3, punto n. 4, Deliberazione del C.d.A. della Molise Acque n. 94/2021)".
Provando a uscire da giuridichese, par di capire che non c'è alcuna necessità di intervenire tempestivamente (pericolo di ritardo), pertanto non occorre sospendere la delibera e si può discutere tutto con più ponderazione a febbraio 2023. Come andrà si vedrà.
Link al testo dell'ordinanza del Tar Molise