MONTENERO DI BISACCIA. Si prefigura come un Natale da passare sul trattore e nonostante ciò il rischio di non fare in tempo a seminare il grano è tutt'altro che scongiurato. E' un avvio di annata cerealicola come non si ha memoria e per quanto stia facendo bel tempo, in questi giorni, le operazioni sono spesso rese impossibili dal terreno ancora inzuppato. Momenti difficili e cruciali per gli agricoltori. E non solo per loro, poiché se si aggiunge la crisi mondiale del grano alla fine riguarda tutti.
Tornando allo specifico di Montenero e dintorni, la colpa è tutta delle eccessive precipitazioni. A inizio novembre nessuno pensava che sarebbero durate praticamente un mese e mezzo, e a nulla sono serviti i pochi giorni di "tregua", perché duecento millimetri di pioggia sono davvero troppi, oltre ogni immaginazione. E così solo da qualche giorno i coltivatori hanno potuto avviare le operazioni di semina, in ritardo di un mese e mezzo, ma le difficoltà sono tutt'altro che terminate, tant'è che solo una minima parte dell'ampio agro montenerese ha completato i lavori. Ad essere ancora impraticabili sono soprattutto i campi in piano, o quelli che per conformazione drenano di meno, il risultato è che il trattore si impantana. Occorre fermarsi e aspettare che il terreno si asciughi.
Ne consegue che in questi imminenti giorni di festa molti agricoltori dovranno seminare, anche a Natale. Con la speranza che non piova ancora, perché il tempo utile sta per esaurirsi: qualora si andasse oltre il 15 gennaio bisognerebbe rinunciare e optare per altre colture a semina primaverile, per esempio i girasoli.
Ipotesi quest'ultima che comprensibilmente non affascina gli operatori del settore. Il prezzo del grano duro è infatti allettante, per quanto siano aumentati anche i prezzi di concime e seme. Sarebbe un peccato, ammettono, non poterlo coltivare proprio quest'anno e, come detto in apertura, c'è una crisi mondiale dei cereali da affrontare, si rischia che anche i prezzi al consumo ne risentano ancor di più di quanto stia già succedendo.
Anche negli anni Novanta accadde che a Montenero un Santo Stefano fu passato sul trattore per motivi analoghi, stavolta potrebbero servire anche Natale, Capodanno e l'Epifania. Un pensiero, allora, per chi contribuisce a far arrivare sulle tavole uno dei più pregiati prodotti della tradizione alimentare italiana come la pasta.