MONTENERO DI BISACCIA. "Son sempre più vicini" cantava Ivan Graziani, accompagnandosi con uno dei suoi tipici riff di chitarra. Cosa sia ad accompagnare i lupi nell'agro immediatamente a ridosso dell'abitato è più difficile dirlo. Ma ci sono e stamattina uno è stato anche fotografato.
L'immagine inviata da un lettore è stata scattata in contrada Canniviere, non lontano dalla zona artigianale. Un esemplare adulto di lupo davanti a un canneto, appare tranquillo e vigile, non pare guardare nell'obiettivo, ma sicuramente si è accorto delle attenzioni dell'essere umano.
È la conferma documentale della loro presenza in zona. Nei giorni scorsi abbiamo raccolto anche altre testimonianze, secondo le quali sono una costante gli ululati nelle confinanti contrade Gessaro (campagne accanto al poliambulatorio) e Canniviere. Ma anche in contrada San Biase, più distante, ci sono avvistamenti.
E d'altra parte è di pochi giorni fa la notizia, riportata su Monteneronotizie, di un assalto ai danni di un allevamento di pecore, con otto esemplari uccisi.
Ergo, ci sono. "Sono sempre più vicini, guarda, arrivano i lupi" per dirla ancora alla Ivan Graziani, ma probabilmente non hanno "gli occhi rossi da assassini". Detto altrimenti: c'è da aver paura?
Una questione delicata, ma che è costante oggetto di attenzione da parte dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). "L’incremento della popolazione del lupo in Europa ha interessato anche il territorio italiano – si legge sul sito internet dell'ente -. La rapida ripresa della popolazione italiana di lupo ha voluto dire un aumento del numero di individui, confermato dai risultati dell’indagine nazionale condotta da ISPRA negli anni 2020-21, e la diffusione della specie in molte aree da cui si era estinta, comprese zone con elevata presenza umana".
Il primo dato è che il lupo da alcuni anni è tornato, dopo essere sparito per parecchi decenni. E questo desta "in alcuni casi, molto allarme e nuovi conflitti all’interno delle comunità ". Anche perché, precisa sempre l'Ispra, "negli ultimi anni sono stati registrati in Italia diversi casi di incidenti con ferimento di persone da parte di alcuni lupi". Ciò che si traduce nella sfida "di coniugare la conservazione (...) con la necessità di prevenire e minimizzare i rischi per la sicurezza per l’uomo".
E ne deriva anche che l'ente "negli ultimi dieci anni è stato sempre più frequentemente chiamato a fornire supporto agli organi locali", come Comuni, Regioni ecc.
Dal 2017 al 2024 sono stati sette gli esemplari che "hanno manifestato un atteggiamento aggressivo nei confronti dell’uomo, realizzando 19 aggressioni, tra cui gli 11 attacchi di una singola lupa registrati a Vasto nell’estate del 2023". Va poi aggiunto l'episodio di Agnone del giugno di quest'anno.
Inoltre "numerosi sono stati i casi di lupi che hanno cominciato a frequentare assiduamente i contesti abitati dall’uomo, in alcuni casi predando cani e gatti randagi o padronali, a volte anche custoditi all’interno di aree recintate".
Quando un lupo manifesta un comportamento problematico, che si traduce in eccessiva "confidenza" con gli esseri umani e il loro ambiente, sono attuati provvedimenti come collare per monitorarne gli spostamenti, oppure trasloco in area naturale lontana o, in casi estremi come quello di Agnone, trasferimento in area recintata.
L'Ispra ha anche stilato un protocollo in collaborazione con il progetto europeo Life wild wolf. L'intento è di "prevenire le interazioni del lupo con l'uomo, evitando che individui o branchi si insedino in aree urbanizzate". Il documento è stato presentato alle Regioni italiane a febbraio nel corso di una riunione convocata dal Ministero dell'Ambiente. In esso è specificato che le aree urbanizzate non vanno rese attrattive per il lupo e per la fauna selvatica in genere, per "esempio gestendo opportunamente i rifiuti o adottando idonei metodi di custodia dei nostri animali da compagnia".
Nel frattempo a Montenero gli avvistamenti in zona Gessaro e Canniviere continuano, oltre a sentirsi gli ululati di sera. L'abitato è a due passi.

