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Programma la vendemmia ma i cinghiali arrivano prima e divorano l'uva fino all'ultimo chicco

Brutta sorpresa per il proprietario di un piccolo vigneto: si profila un 2025 a bocca asciutta

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Occorre essere più veloci dei cinghiali se si vuol bere il vino. Spiacevole sorpresa per il proprietario di una vigna la settimana scorsa: l'intera produzione di uva divorata dai cinghiali. Fino all'ultimo chicco. È avvenuto a Difesa grande, contrada a est dell'abitato percorsa dalla strada di Bonifica Passo carbone e che sfocia più sopra sulla Provinciale 125, verso Petacciato.
Moglie e marito si erano recati solo pochi giorni prima nel proprio podere e, verificato che l'uva fosse giunta a maturazione, avevano già programmato la vendemmia. Si tratta di un piccolo vigneto, a uso familiare, ma che da anni garantisce la scorta di vino annuale. O meglio, garantiva, poiché giunti sul posto il giorno deciso per tagliare i grappoli hanno scoperto di essere stati preceduti dai cinghiali. Non un solo chicco d'uva era rimasto, mentre il terreno sembrava quasi arato per quanto erano evidenti i segni delle zampe degli animali. Per il 2025 il vino dovrà essere comprato.
L'episodio è solo uno dei tanti che si verificano, a Montenero come altrove. Quella dei cinghiali è un'emergenza che vede lamentele crescenti da parte degli agricoltori e, a quanto pare, anche dei piccoli proprietari che rimangono a bocca asciutta.

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