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Si stacca un'anta del cancello al Belvedere e finisce su una macchina

Per fortuna non passava nessuno a piedi in quel momento accanto alla struttura a pochi passi dalla piazza

La Redazione
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MONTENERO DI BISACCIA. Non sempre il fato sceglie il momento peggiore per mostrare che esiste: fosse successo quando passava qualcuno sarebbe andata peggio. Una delle due ante del cancello del campetto Belvedere si è staccata dalla propria sede ed è finita su un'auto. È successo poco fa nella struttura a pochi passi dal centro. Vittima un'Alfa Romeo Stelvio, parcheggiata lì davanti. Come detto, poteva andare molto peggio, se solo si fosse trovato a passare qualcuno sul marciapiede antistante il cancello.
Sul posto i Carabinieri della locale stazione e la sindaca Simona Contucci, che ha provveduto a far rimuovere anche l'altra anta e far trasportare l'intero cancello per i rilievi necessari onde capire cosa possa aver causato il distacco. Per il proprietario della Stelvio, invece, oltre che un finestrino rotto e un'ammaccatura sulla portiera, anche una inevitabile multa, poiché era in divieto di sosta.
Difficile allo stato stabilire la causa del sinistro. Il cancello è stato realizzato a inizio anni Duemila, quando fu costruito il parcheggio a due piani e su di esso rifatto il pre esistente campetto Belvedere. Il manufatto è del tipo in voga all'epoca, vale a dire profilato di ferro quadro, vuoto all'interno, con ante assicurate al telaio tramite cerniere del tipo fisce a saldare. Il telaio a sua volta saldato su piastre metalliche fissate ai pilastri di muratura. Ciò che per ventidue anni ha retto senza problemi, fino al tardo pomeriggio di oggi.
A staccarsi è stato il telaio sinistro, guardando dal lato di entrata. A cedere è stata con ogni probabilità la saldatura della piastra in alto e, sotto il peso, si è staccata anche quella inferiore. A farne le spese l'auto parcheggiata accanto. Tuttavia, a una prima analisi, il ferro non è apparso eccessivamente ossidato, considerando che è lì da ventidue anni. Nemmeno si può parlare di mancata manutenzione ordinaria di qualcosa che, una volta coperto da saldatura, non è raggiungibile nemmeno con i normali cicli di verniciatura. Anzi è proprio la saldatura a fungere da protezione, a mo' di sigillo sui quattro lati. Saranno le verifiche già disposte dalla sindaca Simona Contucci a chiarire come mai sia successo, sempre che sia possibile.
Intanto bisognerà decidere se riposizionare o meno quel cancello, che non serve al campo da gioco vero e proprio, essendo questo circondato da una recinzione a sé. Il cedimento arriva quando da molti mesi il lucchetto a quel cancello è stato tolto, dopo l'iniziale proposito dell'amministrazione comunale di aprirlo solo su prenotazione. Quanto accaduto oggi, per chi è contrario alla chiusura delle strutture comunali, alla dottrina del lucchetto, suonerà come un segnale (favorevole) del destino.


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