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La pasta Zara Cereali sotto i riflettori di Chef stellati nel TuffOlio 2020

Nella passerella dei gusti di Paestum anche la pasta di Mafalda

La Redazione
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“La pasta ha un profumo, un sapore, la qualità del grano e la filiera, una texture come va di moda dire, cioè il modo in cui sta sotto i denti, poi si pensa a cosa usare per condirla”. Parola di Alessandro Borghese. L’alimento a cui non riusciamo mai a rinunciare, simbolo dell’intera Italia all’esterno, la pasta si conferma al centro della nostra cucina. La nostra provincia nella storia è conosciuta come il granaio di Napoli. I nostri territori di vocazione cerealicola si esprimono con il massimo del loro potenziale cosi da racchiudere in un solo chicco di grano storia, cultura, sapore e unicità. Una filiera d’eccezione quella di Zara Cereali che nella sua unicità arriva sulle tavole dei consumatori con prodotti che hanno subito un numero di passaggi e trasformazioni ridotte, per poter garantire che le proprietà organolettiche e qualitative del singolo chicco, rimangano intatte e perfezionate fino alla trasformazione nel prodotto finale. Lo scorso martedì 22 settembre 2020 presso l’Hotel Ariston di Paestum nel prestigioso percorso gastronomico TuffOlio 2020 dedicato agli Artisti del gusto la pasta di Zara Cereali ha carpito le attenzioni dei presenti. Chef stellati sono stati testimonial della passerella dedicata al gusto italiano. La storia della Zara Cereali inizia nel 1988, ormai tanti raccolti fa, con l’ardito sogno di un giovane Gianluca Zara. Gianluca, appena diciottenne, credeva nella sua terra, credeva nel suo Molise. L’azienda oggi vanta 2 opifici, 14 silos di media capienza ed una nuova filiale a Montenero di Bisaccia oltre alla sede storica di Mafalda. Il percorso che porta ogni chicco a diventare un prodotto finito e confezionato è complesso e costantemente monitorato, per ottenere il miglior prodotto disponibile. Il percorso inizia ovviamente con la scelta del seme, accuratamente selezionato per garantire una materia prima ottimale. Successivamente il seme viene fornito alla filiera, e viene piantato nelle nostre coltivazioni. Le coltivazioni vengono costantemente monitorate qualitativamente e quantitativamente e se nel caso ci fosse bisogno di eventuali trattamenti preventivi per correggerne l’andamento. Giunto il periodo e maturata la coltivazione, gli agricoltori si adoperano nella raccolta. Una volta ultimata, la raccolta viene analizzata nei laboratori per verificarne le caratteristiche merceologiche. Superata questa fase, viene stoccata in base alle sue caratteristiche, quali ingrosso, dettaglio e/o zootecnia. La pasta Zara Cereali nasce così. “La nostra terra – afferma Gianluca Zara ci ricompensa nutrendoci e sostenendoci ed il minimo che noi possiamo fare è amarla, garantendo prodotti biologici e senza pesticidi nel rispetto delle più importanti certificazioni”.

 

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