RIPOSTO (CT). Riceverà fra pochi giorni le chiavi della città dove presta la sua opera religiosa da oltre quarant'anni, ma è originaria di Montenero di Bisaccia. Suor Guglielmina è infatti nata Antonietta Vozzo il 15 dicembre 1945, quando vide la luce nel centro bassomolisano. Il 12 dicembre prossimo il sindaco della cittadina siciliana, Davide Vasta, le conferirà il riconoscimento per "la sua presenza", che "è stata un dono, un esempio, un cammino di dedizione costante".
La cerimonia si svolgerà nel Palazzo di città, dove a suor Guglielmina sarà consegnata una pergamena commemorativa e le chiavi simboliche di Riposto, con registrazione nell'albo di onore del Comune.
"Ha educato, accompagnato, sostenuto generazioni di bambini e famiglie – il commento del sindaco Vasta -, portando avanti un’opera silenziosa ma profondissima, capace di lasciare un segno indelebile. Questo riconoscimento non è solo un atto simbolico, ma un gesto di gratitudine autentica verso chi ha messo la propria vita al servizio degli altri con amore, umiltà e dedizione. Suor Guglielmina rappresenta uno dei volti più luminosi del nostro territorio e il suo esempio continuerà a ispirare la nostra comunità".
Guglielmina (Antonietta) Vozzo appartiene alla congregazione delle suore dell’Apostolato cattolico pallottine e dal 1982 opera a Riposto. Il suo impegno sociale l'ha vista occuparsi soprattutto di ragazzi e bambini, nella scuola dell'Infanzia, in collegio e nella comunità alloggio "Piccoli gabbiani". Una vocazione rivolta in particolar modo a chi attraversa momenti difficili: "tutti i minori di cui mi prendo cura sono segnati da grosse ferite, ragazzi con genitori in carcere, alcuni di loro sono stati abusati in famiglia e altre situazioni di povertà". È quanto si legge sulla scheda che ha compilato per il sito delle suore dell'Apostolato cattolico nel 2023.
La congregazione di appartenenza è stata fondata nel 1835 da san Vincenzo Pallotti (da qui suore pallottine), il cui intento era formare "una comunità di donne sante", come riportato sul sito, con un "duplice scopo: missionario e sociale-caritativo, soprattutto per le ragazze abbandonate". Il seguito è la storia di una congregazione cresciuta e diffusasi anche in varie altre parti del mondo. Suor Guglielmina ne fa parte dal 1969.
"Ciascuno esprime il proprio bisogno di affetto a modo proprio, qualche volta anche attraverso grandi capricci e prepotenze – continua la suora nella sua scheda -. Certamente, l'accoglienza di queste fragilità non è semplice e, per stare accanto a tutti, ci vuole davvero tanta forza umana e spirituale e soprattutto serve credere in questo tipo di Missione. (…) Questo servizio davvero gratuito, mi ha arricchita e resa una donna e suora felice".
Fra pochi giorni per lei anche il riconoscimento ufficiale per il suo impegno da parte delle istituzioni dove ha trascorso gran parte della sua missione al servizio del prossimo.