PETACCIATO. Colmerebbe un vuoto grande centinaia di chilometri, nemmeno in Abruzzo ce n'è uno. E sì, perché nel piccolo centro molisano da alcuni giorni si è fatta avanti l'ipotesi di un forno crematorio. La giunta comunale ha già detto sì, mentre il resto – tutt'altro che semplice visti i precedenti – si vedrà.
È numerata 138 la delibera ed è stata approvata il 3 novembre dalla giunta al completo, guidata come da un anno e mezzo dal sindaco Antonio Di Pardo. Voto unanime, quattro in presenza uno in collegamento internet. "Proposta di project financing per la costruzione e gestione di un tempio crematorio nell'area cimiteriale", questo il succo. Dovesse andare in porto, significherebbe per i molisani, ma anche molti abruzzesi, doversi risparmiare trasferte oggi molto lunghe, oltre che attese, nel caso si scelga la cremazione, anziché la normale sepoltura dopo la morte. Difatti i centri più vicini sono Foggia (circa 100 km da Petacciato), Avellino o Castel Volturno (poco sotto i duecento chilometri) e San Benedetto del Tronto (165 km).
Facile dedurre che Petacciato andrebbe a colmare un vuoto. Ma sarà così semplice arrivare a costruirne uno nel cimitero? Chissà, nel frattempo si può analizzare come la giunta Di Pardo sia arrivata alla insolita approvazione.
La proposta da parte di una ditta privata, la Percorso Terreno s.r.l. di Montecorvino Pugliano (Sa) è arrivata il 30 luglio. È seguito un esame da parte dell'assessore ai Lavori pubblici di Petacciato Enrico D'Amario. Questi, il 3 novembre, ha firmato la proposta di delibera, in sostanza il via libera alla discussione del progetto con sindaco e altri assessori.
Come ogni project financing (finanza di progetto), l'impresa privata realizzerebbe a sue spese il forno crematorio e recupererebbe l'investimento, oltre a produrre guadagni, con la gestione a lungo termine. In soldoni, niente spese per la pubblica amministrazione, occasione per il privato di investire e far utili abbastanza sicuri. Un po' ciò che avviene da anni con i loculi al cimitero, per restare in tema trapasso.
La Percorso Terreno s.r.l. ha sede in provincia di Salerno, come accennato, circa otto dipendenti, un fatturato di circa due milioni e trecentomila euro, ed è attiva dal 2003. Gestisce l'impianto di Montecorvino Pugliano.
Il crematorio di Petacciato dovrebbe costare complessivamente poco più di due milioni e mezzo di euro, come riportato nella delibera. Secondo la giunta "negli ultimi anni vi è un crescente sviluppo della politica della cremazione e, pertanto, la realizzazione di un tempio crematorio, da un lato soddisfa la richiesta in crescita, da parte sia dei cittadini del Comune di Petacciato, ma anche e soprattutto dei comuni del bacino di utenza limitrofo". Ma non solo, perché si legge sempre sulla delibera che "l’intervento consentirà di diminuire il carico di manufatti da realizzare nelle aree cimiteriali nei prossimi anni che, peraltro, vedono costi di realizzazione sempre più alti, a carico dei cittadini".
Detto in altre parole, per Petacciato significherebbe risparmiare sui costi crescenti derivanti dalla costruzione di nuovi loculi e attirare "clienti" da un'area molto vasta. Per esempio gran parte dell'Abruzzo, dove non c'è ancora una struttura del genere. Il tutto senza costi per le casse comunali.
Ma superato il primo scoglio, il benestare dell'amministrazione, come andrà a finire? Certo occorreranno altre autorizzazioni, ambientali, dei Vigili del fuoco, conferenze di servizi ecc. Ma a parte l'iter burocratico, come sarà presa dai petacciatesi?
Difficile fare previsioni, ma i precedenti dei centri limitrofi fanno almeno ritenere che non è detto fili tutto liscio come l'olio e, soprattutto, senza che si animino discussioni.
A San Salvo se ne discute da anni, per poi arrivare a costruirne sì uno, ma per gli animali. E in generale non è un tipo di impianto accolto con entusiasmo. Lo sarà a Petacciato? Protesteranno i residenti?
Quanto al sindaco Antonio Di Pardo, il progetto rappresenta tenere fede a qualcosa cui tiene particolarmente, come spiegò intervenendo un anno fa all'inaugurazione del palazzo Caroselli nella vicina Montenero di Bisaccia. "Per me sono fondamentali due aspetti, la scuola e il cimitero. Perché a scuola nascono le nuove generazioni (…) e poi il cimitero, lì è racchiusa la storia del percorso di ognuno di noi (…)". Questo un passaggio del suo discorso. La non facile sfida, per Di Pardo e la sua giunta, dotare quello di Petacciato del primo tempio crematorio di un circondario molto vasto.