Riceviamo e pubblichiamo:
Anche quest'anno, puntuale come sempre, la Bottega degli Incanti ha rinnovato l'appuntamento con "L'Anm d' I' Murt", l'antica tradizione montenerese che celebra il legame con i defunti e le radici popolari del territorio.
Un'iniziativa che si conferma un appuntamento fisso e molto atteso per “la Bottega”; che, da oltre quindici anni, tenta di mantenere viva questa tradizione autentica, capace di resistere e contrastare l'ascesa della festa di Halloween, ormai sempre più diffusa anche nelle nostre comunità.
La leggenda racconta che, nella notte dedicata ai defunti, le anime dei trapassati abbiano libera circolazione fra i vivi. Nei secoli, queste credenze si sono trasformate in rituali e usanze che, ancora oggi, trovano spazio nella cultura popolare. In particolare, i bambini percorrono le strade del paese bussando alle porte e pronunciando la formula "L’ Anm d' I' Murt", ricevendo in cambio dolcetti di ogni tipo, ma anche frutta o frutta secca e soprattutto sorrisi.
Diversamente dalla moda delle spaventose maschere, o dei travestimenti di Halloween, i piccoli della Bottega degli Incanti hanno percorso le strade del nostro Paese senza costumi, portando con sé soltanto "lu lumarill", una latta con all'interno una candela, simbolo di luce e protezione. Secondo la leggenda, infatti, "lu lumarill" è l'unico modo per tenere lontano "lu Mazzemarille", il dispettoso folletto che di notte si aggira tra le case e disturba il sonno dei più incauti.
La manifestazione ha coinvolto oltre cinquanta bambini che, divisi in tre gruppi, hanno visitato più di trenta abitazioni, toccando gran parte dei quartieri del paese. L'entusiasmo è stato grande sia da parte dei più piccoli che delle famiglie, felici di accogliere e sostenere un momento di genuina socialità e riscoperta delle proprie radici.
Il pomeriggio si è concluso con un momento conviviale in Bottega, tra dolci, racconti e saluti, con l'impegno di proseguire questo cammino di memoria e identità anche nei prossimi anni.
Un ringraziamento speciale va a tutte le famiglie che hanno aperto le porte delle loro abitazioni e a tutti i volontari che hanno reso possibile l'iniziativa; perché, come ricorda la Bottega degli Incanti: "solo mantenendo vive le nostre tradizioni possiamo impedire che della memoria resti uno sbiadito ricordo."