MONTENERO DI BISACCIA. Se il repetita iuvant serva ai cittadini o agli uffici comunali non si è capito, quel che è certo è che l'amministrazione interviene su un tema già definito da ventuno anni. E diventa l'occasione per ribadire di avere voce in capitolo, se si vuole "ingerire", anche nel viaggio estremo, se lo si vuole fare in coppia. La delibera di giunta approvata il due giorni fa è intitolata "atto di indirizzo per la gestione del cimitero comunale" e occorre scorrere un po' il testo per capire a cosa si riferisca di preciso.
E si riferisce a chi vuole ospitare in un singolo loculo anche un'altra salma, per esempio del coniuge. Semplice parrebbe. Mica tanto. La materia è normata dal regolamento di Polizia mortuaria, approvato nel 2004, con cinque anni di ritardo dal Consiglio comunale perché, nel 1999, era diventato pretesto per una crisi di maggioranza. All'articolo 23 impone che "un loculo può contenere un solo feretro". Detto più facile: un solo defunto in ogni loculo, che sia sotterraneo o sopraelevato.
Tra l'altro vi sarebbero insuperabili motivi di spazio a volerci infilare due bare.
Ma cambia tutto se almeno una delle salme è sotto forma di resti, cioè in cassette ossario o cinerarie (dopo cremazione). Ed è sempre il regolamento del 2004, ventuno anni fa, a stabilire che "i resti mortali di norma sono collocati nell'ossario comune". Ma, attenzione, "in deroga a quanto detto in precedenza, la raccolta e la conservazione dei resti mortali è autorizzata a condizione che le cassette ossario trovino adeguata collocazione in cellette ossario o in altra sepoltura già concessa".
Tradotto: le cassette con le ossa possono essere ospitate anche in un altro normale loculo. Tradotto ancora: due bare no, ma una bara e una cassetta, oppure due cassette sì. Ma era così già nel 2004, tant'è che la delibera di giunta di due giorni fa si limita a ribadirlo e "fornire agli uffici comunali (...) indirizzi operativi per l’accoglimento in un unico loculo delle urne cinerarie e cassette ossario".
Ciò potrebbe tradursi anche in "effetti positivi in termini di riduzione degli spazi cimiteriali".
In conclusione, era tutto regolamentato dal 2004, la giunta comunale ci ha rimesso mano, ripetendone i contenuti senza cambiare nulla, forse per dissipare eventuali dubbi sorti negli uffici comunali preposti. Perché, è specificato nella delibera, "diversi cittadini hanno, soprattutto negli ultimi tempi, chiesto di poter collocare urne cinerarie e cassette di resti mortali all’interno del loculo che contiene un feretro".
Infine la tariffa: cento euro per ogni cassetta aggiunta. Questo il prezzo per l'ultimo biglietto se si sceglie di viaggiare in coppia.