Riceviamo e pubblichiamo da Antonino D'Antonio, un cittadino di Montenero di Bisaccia:
Spettabile redazione,
vorrei condividere una riflessione — non polemica, ma costruttiva — sul turismo a Montenero di Bisaccia, a partire da alcuni dati ufficiali recentemente resi pubblici.
Nel biennio 2023–2024, i pernottamenti in strutture ricettive (alberghi, B&B, residence, agriturismi) sono stati:
• Montenero di Bisaccia: 102.684 presenze
• San Salvo (CH): 96.795
• Campomarino (CB): 59.415
• Termoli (CB): 151.591
Dunque, Montenero si conferma la seconda località turistica del Molise in termini di presenze ufficiali nelle strutture ricettive, superando anche località più citate nei discorsi pubblici e turistici come San Salvo e Campomarino.
Questi numeri confermano che il turismo esiste, è vivo, e va sostenuto con strumenti concreti. Uno di questi potrebbe essere l’introduzione della tassa di soggiorno, che Termoli applicherà avendo già approvato il regolamento.
Basterebbe 1 euro a pernottamento per generare circa 100.000 euro all’anno: risorse preziose che potrebbero essere impiegate per:
• migliorare le infrastrutture a servizio della Costa Verde,
• rafforzare l’offerta turistica locale,
• finanziare attività culturali e promozionali, come l’“Estate Montenerese”.
Per chi viaggia, la tassa di soggiorno non è un ostacolo: è applicata in tutte le destinazioni turistiche, anche in piccoli borghi italiani e in mete spirituali come Santiago de Compostela o Fátima. Non si tratta di “tassare i turisti”, ma di reinvestire parte del valore che il turismo già genera sul territorio.
Il bilancio comunale, da anni, assegna risorse minime al turismo. Con questa proposta, semplice e concreta, si potrebbe cambiare passo senza gravare sui residenti.
Con questo spirito, rivolgo un appello non polemico ma costruttivo a chi di dovere: valutare seriamente l’introduzione della tassa di soggiorno a Montenero di Bisaccia, per il bene della comunità, dell’economia locale e dell’immagine del nostro territorio.
Grazie per l’attenzione.