Il caso della non gradita telefonata della sindaca: è opportuno chiamare un comune cittadino?

Il caso è esploso dopo il video di lamentela di un residente da poco a Montenero. Intervenuti i gruppi di minoranza e persino Chat Gpt invita alla prudenza. Provocazione/proposta: si faccia chiamare prima un dipendente

Rossano D'Antonio
29/06/2025
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Galeotta fu la cornetta. Quando lo slogan pubblicitario era "il telefono è la tua voce" era alle Elementari, alle Superiori quando divenne "una telefonata ti allunga la vita", sindaca quando una sua chiamata è diventata un caso. Da ieri anche politico, visto che le minoranze, tutte e quindi anche due suoi ex alleati, anche Fratelli d'Italia pertanto, vogliono sfiduciarla. Fa discutere il caso della telefonata di Simona Contucci a un cittadino, il quale si è risentito e in un video, presto virale, si è lamentato di un'attenzione non richiesta. Il tutto dopo una critica su Facebook, nel post di richiamo a un articolo di Monteneronotizie. Può il sindaco chiamare chiunque? È giusto? Accadeva anche in passato? Prima di provare a riflettere su queste domande vale la pena di ricostruire – dopo aver consultato i dati – cosa è successo.
Il commento di critica su Facebook arriva giovedì 26 giugno alle 10:04. In particolare si trova sotto il post che richiama un articolo sull'invasione dei cinghiali in viale Europa. "Sono residente a Montenero da solo 7 mesi… ma ogni giorno c’è sempre qualcosa che non va. Quando sarà il momento di cambiare sindaco?" questo il commento di Luigi, evidentemente critico verso l'amministrazione comunale. 
La telefonata della sindaca Simona Contucci arriva la mattina seguente, 27 giugno, alle 10:39 e dura tre minuti. Questo il dato memorizzato dallo smartphone di Luigi, poi la durata effettiva può essere stata inferiore e l'arrotondamento di Whatsapp fatto per eccesso. Secondo il cittadino la sindaca gli avrebbe chiesto conto del commento critico e per tutta risposta egli le avrebbe chiesto come avesse fatto a trovare il suo numero. A riscontro di questo c'è un successivo messaggio di Luigi, che chiede la schermata del sito sul quale la sindaca avrebbe trovato il numero. La corrispondenza a questo punto si ferma. Sono le 10:44 del 27 giugno 2025.
Il video in cui Luigi parla dell'accaduto esce nel pomeriggio stesso, alle 15:43. Poco dopo la notizia è ripresa in sequenza da Monteneronotizie e dal consigliere comunale di minoranza Fabio De Risio sulla propria pagina Facebook. Il video dilaga, l'articolo di Monteneronotizie fa numeri da cronaca, poco dopo anche un altro consigliere comunale di minoranza, Nicola Palombo, dice la sua in un video, criticando duramente l'operato della Contucci.
Il comunicato di sei consiglieri, pertanto tutti i tre gruppi di minoranza, arriva la sera del 28 giugno. Vale la pena di fare attenzione a un fattore: ci sono anche i due ex alleati della sindaca, cioè Tania Travaglini e Andrea Cardinali. Da poco hanno costituito il gruppo consiliare chiamato Fratelli d'Italia, vale a dire il primo partito di centrodestra che, di fatto, prende le distanze dalla sindaca Contucci anche in senso "politico". La dura presa di posizione dopo il caso della telefonata accentua la distanza che, va detto, ultimamente vedeva la stessa Contucci essersene rassegnata.
I sei consiglieri (quindi solo uno in meno della maggioranza) si dicono pronti a chiedere una mozione di sfiducia (in caso di improbabile successo, la sindaca dovrebbe dimettersi). A motivarla il fatto che simili attenzioni telefoniche non siano un fatto inedito ma, scrivono i sei: "da tempo diversi cittadini ci riferiscono di aver ricevuto telefonate 'a seguito' di commenti critici rivolti all’amministrazione. Fino ad oggi, però, nessuno aveva mai denunciato pubblicamente questi fatti – scrivono sempre i consiglieri -. La recente testimonianza di un cittadino rappresenta quindi un punto di svolta: quelle che fino a ieri erano voci di paese trovano oggi una conferma diretta, esplicita, documentata". La discussione dovrebbe avvenire entro luglio o al massimo gli inizi di agosto. Si vedrà.
Ma davvero è già accaduto che la sindaca Contucci abbia chiamato comuni cittadini dopo commenti e post sui social? Dopo la pubblicazione del video almeno due persone lo hanno affermato in commenti su Facebook. "A me (come a tante altre persone in paese) è successo lo stesso" e "Benvenuto nel club!". Inoltre i consiglieri di minoranza asseriscono di averlo sentito da altre persone. Non fanno testo le telefonate a personaggi con rilevanza pubblica, va da sé.
E in passato accadeva? Ma certo che sì, per quanto testimonianze di telefonate a chi non si conosceva non se ne hanno. Gli amministratori da sempre rimproverano chi osa andare al comizio degli avversari, fanno battutine o sono più pesanti (dipende dal carattere, dall'antipatia, dall'arroganza del politico, è inteso), ma da sempre stanno attenti a farlo con chi possono, con chi hanno confidenza, con chi sanno essere della loro parte. Se non altro perché il rischio di reazione è alto: un qualcosa in tutta evidenza trascurato qualche giorno fa.
E può un sindaco telefonare a un comune cittadino, per chiedergli conto di una critica o per qualsiasi altro motivo? Dal punto di vista tecnico-legale può, ma la domanda va posta in altra maniera: è opportuno? Detto altrimenti, un sindaco deve pensarci bene prima di telefonare a pinco pallino, che magari sta lavorando e producendo per pagare anche lo stipendio di chi vuole telefonargli? Un sindaco deve chiedersi, prima di telefonare, se corra il rischio di mettere in soggezione l'interlocutore? In fondo è il primo potere cittadino che si rivolge a chi ogni giorno fa altro (come produrre ricchezza per pagare anche lo stipendio del sindaco), che certo non è abituato a certe attenzioni. E allora: è opportuno?
È il caso di chiamare chi ha commentato sui social? La risposta di un liberale è facilmente prevedibile: NO! Se ha scelto la visibilità, il potere, la fascia, le fotografie, i tagli di nastro prende anche le critiche (purché non offensive, è chiaro).
E allora sia consentita una proposta al Consiglio comunale, se non al presente al prossimo: inserire una clausola etica nello statuto, affinché sindaco e assessori in primis, ma anche semplici consiglieri comunali, prima di chiamare un normale cittadino si facciano annunciare da un dipendente comunale. E solo dopo accettazione del cittadino, previa spiegazione del motivo (fondato e urgente) della telefonata, arrivare a chiamarlo.
In fondo è un rovesciare il paradigma: non deve sentirsi onorato il cittadino, ma il sindaco se il cittadino accetta di smettere di fare quello che sta facendo, lavoro ma anche hobby, per ascoltarlo.
In chiusura sia consentito riportare quanto dice Chat Gpt sulle telefonate dei sindaci ai comuni cittadini:
Domanda: un sindaco che telefona a un normale cittadino rischia di farlo sentire in soggezione?
Risposta di Chat Gpt: sì, è possibile che un sindaco che telefona a un cittadino possa farlo sentire in soggezione, soprattutto se il cittadino non si aspetta quella chiamata o se il sindaco si presenta in modo formale e ufficiale. La percezione dipende da diversi fattori, come il tono della conversazione, il modo in cui il sindaco si rivolge al cittadino e il motivo della telefonata. In generale, una comunicazione rispettosa, trasparente e amichevole può aiutare a mettere a proprio agio il cittadino, riducendo il senso di soggezione.
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