Una volta che si parla di urbanistica in Consiglio si chiamano in soccorso i tecnici

Battibecchi fra Palombo e l'assessore Marraffino sugli aumenti degli oneri di urbanizzazione. Gli ex di maggioranza Cardinali e Travaglini ancora contro

Rossano D'Antonio
04/06/2025
Attualità
Condividi su:

MONTENERO DI BISACCIA. In un Consiglio comunale senza ordini del giorno della minoranza ci pensano gli aumenti degli oneri di urbanizzazione ad accendere il dibattito. E, cosa che si vede molto di rado, o quasi mai, interviene un capo settore a chiarire aspetti tecnici. Intanto Marraffino e Palombo se ne dicono di ogni. Il tutto nella riunione che si è svolta oggi pomeriggio.
La discussione si avvia con l'approvazione della parte di fondi regionali destinati a Montenero di Bisaccia, con i quali sarà riqualificato il rudere dell'Ipsia in via Gramsci. "Una macchia", come l'ha definita ancora una volta la sindaca Simona Contucci, per la quale dopo decenni sta per arrivare una soluzione. Vi nasceranno campo da bocce, caffè letterario ecc. Il bando di gara forse già in autunno. Il voto è stato unanime.
Ed è stato l'unico, perché già nel secondo ordine del giorno sono cominciati i distinguo. Si parlava di pista ciclabile alla Marina e si sono astenuti Nicola Palombo e Giulia D'Antonio. Troppi gli argomenti ancora da definire a loro giudizio, da qui la decisione di aspettare.
E così si è arrivati al terzo e inaspettatamente frizzante ordine del giorno: adeguamento, si legga aumento, del 19 per cento degli oneri di urbanizzazione. Significa che da oggi chi costruisce paga il venti per cento in più. A spiegare il tema l'assessore all'Urbanistica Nicola Marraffino, il quale ha letto la relazione tecnica e fatto capire che si tratta di un atto dovuto, precisamente da svolgere ogni cinque anni, tant'è che andava fatto già nel 2023.
Gli ha fatto eco dai banchi della minoranza Nicola Palombo, che ha tacciato la maggioranza di aver incaricato la struttura tecnica dell'aumento, in sostanza di non aver affrontato con "indirizzo politico" la questione, per esempio differenziando gli aumenti a seconda delle costruzioni e delle zone.
Dall'altro gruppo di minoranza anche Gianluca Monturano si è detto perplesso di fronte a un aumento del 19,3 per cento. Anche a suo giudizio sarebbe stato opportuno differenziare le aliquote a seconda dei casi e delle zone.
A quel punto è successo qualcosa che è una rarità, che con ogni probabilità ha fatto saltare sulla sedia qualche amministratore del passato: è stato chiamato il capo settore dell'urbanistica a spiegare l'aumento. Cosa che l'ingegnera ha fatto impeccabilmente dal punto di vista tecnico, ma resta l'anomalia, sebbene consentita dal regolamento, di ricorrere in Consiglio al contributo di un tecnico. Succede solo in casi eccezionali, evidentemente secondo la sindaca Contucci e l'assessore Marraffino lo era.
Subito dopo l'intervento di Tania Travaglini, ex assessora e non più in maggioranza da due anni. Ha annunciato il voto di astensione, dicendosi anche lei in disaccordo sull'aumento spalmato su tutte le zone, che potrebbe ledere ulteriormente un settore già di per sé in crisi come quello dell'edilizia. 
La parola è tornata all'assessore Marraffino, che ha giustificato il ritardo nell'applicazione dell'aumento (dal 2023 al 2025) con la pandemia, la guerra in Ucraina ecc. In sintesi, è stato meglio non aumentare prima, viste le difficoltà del settore. 
Di nuovo la parola a Nicola Palombo: "il mondo sta ripartendo, invece le tue politiche sono per fermarlo il mondo". Ma non solo: "dietro la differenziazione (delle aliquote secondo le zone n.d.r.) c'è l'urbanistica, c'è la politica, ci sono le scelte che voi non fate, perché non sapete farle e non vi ponete proprio il tema di poterle fare".
Qualche metro più in là l'assessore Marraffino si è mostrato adontato dopo questa frase: "si prende la responsabilità di quello che dice!". Ma alla fine è stata la sindaca Contucci a concludere gli interventi, a suo avviso gli aumenti sono un atto dovuto, nient'altro che applicazione della legge. Di più, la prima cittadina ha più volte elogiato l'intervento della responsabile del settore urbanistico.
Per chi segue i Consigli comunali e la politica locale da un po' è inevitabile notare come l'intervento di un tecnico, decisivo e che praticamente supera in importanza quelli degli attori politici, sia una novità. Nulla di simile si è visto nel decennio di Giuseppe D'Ascenzo, l'epoca della variante generale al Piano regolatore quando l'urbanistica era trattata in ogni Consiglio. Idem nel decennio successivo, in cui ha guidato il municipio Nicola Travaglini. C'era una volta l'urbanistica, intesa come scelte politiche, commenterà più di qualche osservatore dopo la riunione di oggi pomeriggio.
Da registrare, infine, l'astensione di Tania Travaglini e Andrea Cardinali sull'argomento, per altro motivandolo. La loro distanza dalla maggioranza resta siderale e al voto manca un anno. Recupereranno il rapporto?
Nella foto da sinistra Nicola Palombo, Nicola Marraffino e Simona Contucci

Leggi altre notizie su Montenero Notizie
Condividi su: