MONTENERO DI BISACCIA. Otto punti in programma e, al contrario della volta scorsa, tutti tranne uno a proposta della maggioranza. È convocato per domani mattina alle 9:00 il terzo Consiglio comunale del 2025. I tredici rappresentanti del parlamentino cittadino sono chiamati a discutere diversi argomenti, iniziando dal primo che è l'unico proposto dai due gruppi di minoranza, per una volta uniti. Si tratta di una mozione sul disegno di legge 1660, "disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario". Un provvedimento approvato dalla Camera dei deputati e trasmesso nel frattempo al Senato. In particolare i quattro consiglieri di opposizione chiedono che il Consiglio comunale di Montenero si esprima contro il disegno di legge, che a loro avviso lede i diritti umani, favorisce l’emarginazione sociale e riduce gli spazi di partecipazione politica. Ci sarebbero infatti gli estremi di provvedimenti "razzisti e discriminatori", oltre che misure di contrasto contro attivisti civili, anche quando le loro azioni "non comportano danno alcuno a persone o cose".
Volendo azzardare una previsione, questa propende per il voto contrario della maggioranza. Aderire alla proposta della minoranza significherebbe andare contro il governo regionale e nazionale di centrodestra cui fa riferimento. Pertanto si può provare a ipotizzare la risposta: non è un argomento di competenza comunale, l'amministrazione non può nulla in tal senso, perché parlarne in Consiglio?
Discussa l'unica mozione si passerà ai sette ordini del giorno della maggioranza, cominciando dal Documento unico di programmazione 2025-2027. A seguire approvazione dell'aliquota Irpef, Piano delle alienazioni, aree e fabbricati comunali da destinarsi a residenza e attività produttive. Argomento presumibilmente più importante dovrebbe essere il Piano triennale delle opere pubbliche, approvato in giunta a inizio anno e che adesso deve ricevere il vaglio del Consiglio comunale. Contiene come da tradizione lavori che non si faranno mai, sogni o incubi pluridecennali (rudere Ipsia di via Gramsci ma non solo), ma anche opere in arrivo come asilo nido al posto del terminal e mensa sotto le scuole Elementari.
Penultima discussione riguarderà il bilancio di previsione del triennio 2025-2027. Da vedere se fra le domande della minoranza arriverà anche quella sulla copertura finanziaria del nuovo dirigente di urbanistica e lavori pubblici. In bilancio è finora stata inserita solo la cifra fino alla fine del mandato amministrativo (primavera 2026), ma l'incarico potrebbe durare anche tre anni come stabilisce la Cassazione in altri casi di assunzione con l'art. 110 del Testo unico. Il tutto aspettando di conoscere il nome del nuovo dirigente, o vecchio, visto che ha partecipato alla selezione anche lo storico capo settore, che la giunta ha di fatto relegato alla sola manutenzione separando da essa lavori pubblici e urbanistica. Secondo le indiscrezioni trapelate il punteggio dell'ingegnere che da diciassette anni dirige urbanistica, lavori pubblici e manutenzione sarebbe risultato elevato dopo la selezione avvenuta il 19 febbraio. In questi giorni si saprà se questo basterà a far tornare la maggioranza sui suoi passi o se passerà alla sola manutenzione. Almeno da qui a fine mandato.