MESSINA. Quando era ragazzo nella sua Montenero di Bisaccia il calcio balilla si chiamava bigliardino, nello scorso fine settimana Massimo Chiappini si è piazzato terzo nel campionato italiano paralimpico. Una soddisfazione, quella per il risultato ottenuto dal carabiniere, che unisce il paese di origine, nel quale torna spesso, e la città di adozione dove ha scelto di vivere.
I campionati italiani di calcio balilla paralimpico si sono tenuti dal 25 al 27 ottobre presso il PalaRescifina di Messina. In scena tre grandi appuntamenti della Federazione paralimpica italiana calcio balilla (FPICB): il Campionato italiano assoluto, la Coppa Italia e il torneo Dir.
Una manifestazione in cui sono stati assegnati i vari titoli, fra questi quelli del singolo maschile specialità Rnu e Itsf classificazione Ts1, dove ha vinto Roberto Silvestro, seguito dagli atleti di casa Daniele Costantino e Massimo Chiappini. Quest'ultimo anche montenerese, come anticipato.
Chiappini è nato a Montenero di Bisaccia nel 1968 e si è trasferito nella città dello stretto dopo essersi arruolato nell'Arma dei Carabinieri. Trasferito a Chieti anni dopo, è tornato ad abitare nella sua Montenero, salvo poi sentire il richiamo della Sicilia e chiedere di tornare a Messina.
"Il clima che c'è lì qui lo sogniamo" disse a qualche amico di vecchia data che gli chiedeva come mai volesse tornare nel posto che, a suo tempo, pure considerò lontano come destinazione. Una città, Messina, che evidentemente portava nel cuore e dove ha poi messo su famiglia.
Massimo Chiappini torna ogni anno a Montenero, dove ha famiglia di origine e parenti. La prossima volta oltre alla pignolata messinese porterà anche la medaglia di bronzo conquistata al campionato italiano di calcio balilla paralimpico. E magari giocherà una partita a “bigliardino” con gli amici di un tempo.
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