MONTENERO DI BISACCIA. Due normali delibere dietro e davanti le quali si cela la tensione che da alcune settimane corre lungo gli uffici municipali. E che pare riguardare indifferentemente funzionari e organi elettivi. E ancora, che conferma le indiscrezioni trapelate giorni fa e riportate su Monteneronotizie: c'è aria di burrasca nel palazzo che si trova nel punto più alto dell'abitato.
L'indiscrezione che diventa certezza è il cambio di vertice in due materie importanti come urbanistica e lavori pubblici. Come anticipato il 28 settembre, quello che prima era un solo settore è stato diviso in due, con la separazione di manutenzione da urbanistica e lavori pubblici. In altre parole da un unico funzionario a dirigere l'ufficio, se ne avranno due. Un qualcosa di anomalo, si faceva notare nell'articolo, poiché nei Comuni circostanti, per esempio, si separano semmai urbanistica e lavori pubblici fra loro, ma non la sola manutenzione. Ciò che poteva pertanto apparire come una sorta di declassamento mascherato, in sintesi, mantenere il posto di chi non si può né licenziare né abbassare di livello, ma dargli mansioni meno prestigiose. O almeno, questa era una delle tante indiscrezioni circolanti da fine estate.
Le ultime delibere varate dalla giunta di Simona Contucci sembrano però dare conferma. L'esecutivo comunale si è riunito lunedì mattina "a partire dalle 9:40", presenti tutti e cinque i componenti, sindaca e assessori, i quali hanno con voto unanime approvato l'aggiornamento del piano triennale del fabbisogno di personale e subito dopo la variazione di bilancio. E già, perché avere un settore in più, e quindi un funzionario in più, avrà un costo, come vedremo fra poco.
Quando sono stati divisi urbanistica e lavori pubblici dalla manutenzione, la domanda è stata quale settore sarebbe stato affidato al nuovo assunto. Quello considerato più prestigioso, in mano al quale c'è il futuro del paese, o quello che si occuperà di buche stradali e tubi rotti? Detto in maniera ancora più semplice: il funzionario che è lì da anni era in procinto di diventare di serie B?
La risposta arriva nella delibera di giunta di qualche giorno fa ed è che ad avere urbanistica e lavori pubblici sarà il nuovo funzionario. C'è scritto, per quanto vada un po' decifrato, così come è indicato che è a tempo e, interpretando le variazioni di bilancio per sostenerne i costi, si scopre che si prevede anche fino a quando durerà: primavera 2026. Non è un caso, poiché si ipotizza che la consiliatura sarà prolungata di alcuni mesi per riportare la scadenza di mandato nel tradizionale periodo primaverile (nel 2020, causa Covid, si votò a settembre).
Costo complessivo: 5905 euro nello scorcio di 2024 rimasto, 37500 nel 2025 e 9500 nella prima parte del 2026. Poi si vedrà, o meglio la gatta da pelare passerà in mano alla nuova amministrazione. Quanto e se rinnovata impossibile prevederlo.
Ergo, il dirigente che finora ha tenuto in mano tutto il settore tecnico-manutentivo, dopo lo scorporo prende la sola manutenzione. Dal decidere se una lottizzazione si può fare o meno, oppure curare la complicata procedura per lavori anche rilevanti, al gestire la riparazione di un tubo rotto, tappare una buca, riparare il termosifone a scuola ecc. Da capobanda a suonatore di piatti, come in un famoso detto popolare.
Un qualcosa che avrebbe causato dei mal di pancia non solo nell'ufficio interessato, ma che si sarebbe propagato anche nelle altre stanze del Palazzo. E che arriverebbe dopo accese tensioni nella maggioranza, in particolare fra i titolari politici delle materie in questione: la sindaca Simona Contucci, l'assessore all'urbanistica Nicola Marraffino e l'assessora alla manutenzione Loredana Dragani. Uno scontro incrociato, dove Marraffino sarebbe riuscito nel difficile compito di far alterare – e non di poco - la collega che da sempre e per sua stessa ammissione fugge polemiche e confronti vivaci, la Dragani. E uno scontro dove la stessa Contucci avrebbe avuto più di un alterco con l'assessore da lei nominato nell'estate 2023, quella in cui perse due esponenti e dopo la quale l'equilibrio di maggioranza è diventato sempre più ballerino.
In sintesi, è difficile scindere il riordino dei settori municipali dalle difficoltà di una maggioranza che partita con consensi molto ampi, predestinata ad amministrare senza problemi chissà per quanto, ciclicamente deve risolvere grane interne ogni volta diverse. Benché il comune denominatore resti lo stesso: un solo elemento in più di vantaggio sulle minoranze, dopo la spaccatura dell'anno scorso, rende più vulnerabili. Basta un capriccio e salta tutto.
Il nuovo funzionario sarà assunto tramite selezione pubblica, la quale dovrà pertanto essere allestita in fretta. Ciò che inevitabilmente scatena la curiosità su chi sarà il nuovo professionista, al quale spetterà il non facile compito di traghettare l'amministrazione nella fase finale del mandato, per altro a capo del settore più difficile. La tensione che ultimamente si avverte in municipio si abbasserà? Ci sarà un cambio di voltaggio, nella maggioranza come nel raffronto quotidiano con i funzionari, dopo aver diviso i settori e speso 53mila euro in più?
Sullo stesso tema:
Tensione in municipio per il rimpasto dei settori (28/09/2024)