Fatture astronomiche dell'acqua alla Marina: Comune e Sasi si accordano

Ridotta al quaranta per cento un'ingiunzione di 110mila euro. La causa pare un contatore guasto. La contesa era già finita in Tribunale, ma si è preferita una transazione

La Redazione
02/09/2024
Attualità
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MONTENERO DI BISACCIA. Alla fine alla linea dura in Tribunale le parti hanno preferito quella di un accordo, una sorta di fifty-fifty per evitare un'odissea giudiziaria che chissà quando sarebbe finita. Termina con una transazione la questione bollette impazzite alla Marina di Montenero, di cui ci siamo occupati esattamente un anno fa, quando aveva inizio il contenzioso fra Comune e Sasi (Società abruzzese servizio idrico).
Alla fine giunta comunale e società fornitrice dell'acqua alla Marina di Montenero hanno preferito accordarsi. In soldoni, letteralmente, l'iniziale somma dovuta di 110mila euro è ridotta a 44mila. Un accordo ritenuto conveniente dall'amministrazione comunale. Tra l'altro ai centodiecimila si sarebbero dovute aggiungere altre spese (compensi, esborsi ecc.) per svariate altre migliaia di euro. Da qui il "risparmio" quantificato in oltre settantacinquemila euro rispetto alle richieste iniziali. Il termine per il pagamento è il 15 settembre 2024. Ma come sono andate le cose? E se il contatore era davvero guasto, pagare poco meno della metà è stata davvero una soluzione conveniente per il Comune? Ecco per sommi capi un sunto della contesa.
Era il luglio 2023 quando il Tribunale di Larino faceva pervenire al Comune di Montenero un'ingiunzione di pagamento per conto della Sasi. Erano insolute due fatture, del 2021 e del 2022, relative alla fornitura di acqua alla Marina nel periodo 2017-2020. La zona costiera, difatti, non è servita dalla stessa rete del paese, bensì dall'acquedotto del confinante Abruzzo. La cifra astronomica di centodiecimila euro (più spese da quantificare), spingeva l'amministrazione montenerese a rispondere picche. A suo giudizio tutto era originato da un contatore guasto, tant'è che la stessa Sasi lo aveva poi sostituito. Tradotto in cifre, avrebbe conteggiato fino a più di trentamila metri cubi laddove il normale consumo, in quegli anni, si attestava sui seimila all'anno. Tradotto in marche da bollo, si finiva in Tribunale.
Udienza fissata per aprile, nel frattempo altre due fatture della Sasi, ma con importi tornati alla normalità e così il debito complessivo del Comune è arrivato a 129mila euro.
In questa fase tra le due parti, tuttavia, non si è interrotta la trattativa al di fuori delle aule di giustizia. "Colloqui, incontri e scambi, a mezzo di corrispondenza riservata, di proposte di definizione stragiudiziale della controversia, che hanno portato a una comune definizione del contenzioso", così nella delibera di giunta comunale e nell'atto di transazione approvato dalla stessa. In altre parole evitare "un lungo ed oneroso contenzioso giudiziario" attraverso "reciproche rinunce e concessioni". Da qui l'atto approvato il 29 agosto che pone fine alla questione. 
Entro la metà di settembre il Comune dovrà pertanto sborsare 63mila euro e qualcosa, vale a dire il 40% dei famosi 110mila (abbuonate le spese, evidentemente), più le due fatture emesse una volta tornato alla normalità il conteggio dei consumi di acqua alla Marina. Cioè dopo che il contatore sulla Statale 16, in territorio di San Salvo per altro, è stato sostituito.
La quantità incredibile di acqua fatturata, infine, stride con quanto si osserva già da alcuni anni, con autobotti che da Montenero paese riforniscono la fascia costiera, immettendo il liquido nella rete con una pompa. Negli anni il fabbisogno in loco è aumentato, visto l'incremento di residenti e di turisti. Ne va che specie durante il periodo estivo non basta l'acqua fornita dalla Sasi, che oltre a quella di Montenero, serve le Marine di San Salvo e Vasto.

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